GLIEROIDELCALCIO.COM (Francesco Quattrone) – Un’ altra giornata triste purtroppo per il mondo del calcio ci ha lasciato: Loris Dominissini. L’ex calciatore e allenatore si è spento, nella serata di ieri, a soli 59 anni per alcune complicanze legate al Covid-19. Proprio quel 4 giugno, il giorno in cui nel 1989 entra a 20 minuti dalla fine per blindare la promozione in Serie B della “sua” Reggiana. In campo riusciva a trasmettere il giusto equilibrio, a sacrificarsi per il gruppo. In veste di allenatore spiccava il suo modo introspettivo e silenzioso, ma allo stesso tempo preparato nella cura del dettaglio, mai fuori dalle righe e sempre con il sorriso.
L’esordio in A da calciatore e il capolavoro sulla panchina del Como
Cresciuto nel settore giovanile dell’Udinese con cui conquistò lo scudetto Primavera, ha esordito in Serie A il 31 dicembre del 1983 contro il Napoli con l’Udinese di Zico. Nel suo bagaglio da calciatore ha vinto un campionato di Serie B con la Reggiana nella stagione 1992-1993. A Reggio Emilia diventa una pedina fondamentale e raggiunge quota 146 presenze con la maglia granata. Ha vestito anche le maglie di Triestina, Pordenone, Messina, Pistoiese, Sevegliano e Pro Gorizia.
Da allenatore ritorno in bianconero nel 2006 come secondo di Nestor Sensini. L’esperienza però da incorniciare è quella alla guida del Como tra il 2000 e il 2002 con il doppio salto dalla Serie C1 alla massima serie.