Attraverso una serie di incontri dal titolo “Genoa Stories, uomini di grande Genoanità“ inizia un percorso nella storia della squadra rossoblù. Come si apprende dal sito della Fondazione Genoa infatti “Memoria e orgoglio rappresentano il filo invisibile che unisce il popolo rossoblù. La Fondazione Genoa, fedele custode dei valori di una tifoseria speciale, ha così elaborato un vero e proprio viaggio nella memoria. Sono previsti, con cadenza mensile, dodici appuntamenti, ma altri se ne potranno aggiungere al termine del primo ciclo di incontri. La location non poteva che essere il Museo della Storia del Genoa, straordinario raccoglitore di cimeli e testimonianze del club più antico d’Italia. A stimolare i protagonisti a ricordare attraverso racconti, aneddoti, retroscena e a provare anche a svelare qualche mistero ancora irrisolto di quell’ affascinante romanzo popolare che è la storia del Genoa sarà Gessi Adamoli che, prima da tifoso e poi da giornalista, ha seguito in prima persona gli ultimi anni 50 anni del Grifone. Sarà di volta in volta affiancato da un collega, una grande firma che spesso coincide anche con l’essere un grande genoano. Tra gli altri Franco Manzitti, Massimo Donelli, Roberto Perrone, Giampiero Timossi, Pinuccio Brenzini, Giovanni Porcella, Giorgio Cimbrico e Edoardo Bozano.
Si partirà con gli “eroi di Anfield”: Tomáš Skuhravý e Simone Braglia insieme a Pato Aguilera in collegamento via skype da Montevideo e Osvaldo Bagnoli da Verona.
“Il Genoa operaio di Fossati” sarà il titolo della punta successiva con Onofri, Martina, Briaschi e Testoni nelle vesti di narratori.
Già in cantiere sono poi “I ragazzi di Sandokan” con Turone, Maselli, Garbarini e Manera ed uno speciale sul professor Scoglio, il mister più amato dai genoani”
Allora diamo il via a questo primo appuntamento, di seguito i dettagli:
Venerdì 22 novembre 2019 ore 18, Museo della Storia del Genoa
Gli eroi di Anfield
con Tomáš Skuhravý e Simone Braglia insieme a Pato Aguilera in collegamento via skype da Montevideo e Osvaldo Bagnoli da Verona.
Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria (info@fondazionegenoa.com o 0105959709).