(MEDIAPOLITIKA.COM di Marco Milan – Foto WIKIPEDIA)
Il sito Mediapolitika.com racconta la storia di Alessandro Iannuzzi, un giocatore tanto talentuoso quanto fisicamente fragile. Ecco un estratto.
[…] Alessandro Iannuzzi inizia a muovere i primi passi da calciatore sin da bambino e quasi subito entra nel settore giovanile della Lazio.
[…] Ben presto nel centro sportivo di Formello si inizia a parlare di questo ragazzino coi capelli lunghi e folti che svolazzano sui campetti e che fa ammattire i difensori avversari.
[…] Alla vigilia del campionato Primavera 1994-95 la Lazio è una delle formazioni più attrezzate per vincere lo scudetto. […] A Roma nella sponda laziale c’è fermento, non tanto per il valore del titolo tricolore giovanile, quanto soprattutto perché quella nidiata di talenti è la migliore da decenni e la compagine di Caso ruba applausi ovunque.
[…] Il 25 giugno 1995 è addirittura lo stadio Olimpico di Roma ad ospitare la finale scudetto fra le squadre Primavera di Lazio e Perugia. […] L’eroe del giorno è proprio Alessandro Iannuzzi che nei tempi supplementari decide l’incontro grazie ad una punizione alla Platini, un tocco leggero ma preciso, una parabola che lascia col fiato sospeso per qualche secondo gli spettatori.
[…] Iannuzzi viene inserito da Zdenek Zeman nella rosa della prima squadra nell’estate del 1995. Al tecnico ceco il ragazzino piace perché ha corsa, tecnica e voglia di imparare.
[…] Iannuzzi va in panchina il 19 novembre 1995 ed assiste da bordocampo al successo della Lazio contro la Cremonese per 2-1, poi il 10 dicembre Zeman lo fa esordire in serie A a Parma al minuto 69 al posto di Casiraghi e con i biancocelesti sotto per 2-0.
[…] Il 14 gennaio 1996 la Lazio ospita all’Olimpico il Torino. […] All’81’ la beffa per la Lazio sembra concretizzarsi alla perfezione: Ruggiero Rizzitelli, peraltro ex romanista, beffa la difesa biancoceleste con un’azione penetrante e supera in uscita il portiere portando i granata in vantaggio. […] Durante il terzo minuto di recupero, però, il difensore torinista Maltagliati colpisce la palla con la mano proprio al limite della sua area di rigore. […] Batte nel medesimo modo e la palla si insacca ancora: 1-1 e Lazio salvata da Iannuzzi.
[…] Nell’estate del 1996 la Lazio lo cede in prestito al Vicenza, sempre in serie A. […] Nel frattempo il Vicenza avrà spianato la sua strada verso una clamorosa ma meritata finale di Coppa Italia che disputerà nella doppia sfida contro il Napoli. Nella gara di andata al San Paolo, gli azzurri si impongono per 1-0, ma nel ritorno allo stadio Menti i vicentini mostrano immediatamente una marcia in più, segnano e portano lo scontro ai supplementari. Quando mancano due minuti ai calci di rigori, Maurizio Rossi raddoppia e il Vicenza è ad un passo dalla conquista del trofeo; al 120′, poi, col Napoli all’assalto, un’autostrada si spalanca di fronte a Iannuzzi che lancia la palla avanti, aspetta l’uscita del portiere e lo trafigge: 3-0, Coppa Italia al Vicenza e per l’ex laziale ecco un’altra rete decisiva nella sua personale bacheca.
[…] La punta romana a gennaio viene acquistata dal Milan su precisa indicazione di Alberto Zaccheroni che fiuta un possibile affare a costi ridottissimi: se Iannuzzi risolve i suoi malanni fisici, pensa il tecnico rossonero, rigeneriamo un campioncino che ci potrà fare molto comodo.
Il Milan è un sogno per Iannuzzi, ma tale rimarrà. Dopo un esordio con gol in un’amichevole infrasettimanale contro i dilettanti del Viggiù, infatti, l’ex laziale non vedrà mai il campo con la maglia rossonera in partite ufficiali, limitato da una condizione fisica assai precaria.
[…] Il Milan lo molla e la sensazione generale è che Iannuzzi abbia intrapreso ormai il viale del tramonto, che il treno della serie A sia passato e che pure in serie B di spazio ce ne sia poco.
[…] Non gli è bastato il talento, il tocco vellutato ed una vita sana e regolare, a beffarlo è stato il fisico, elemento non certo secondario nella carriera di un atleta. 4 gol in serie A, uno nella finale di Coppa Italia e uno nella finale scudetto Primavera, il minimo comun denominatore nell’importanza di queste reti, praticamente tutte decisive.
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