(STORIEDICALCIO.ALTERVISTA.ORG)
[…] Alfredo Di Stefano arriva al Real Madrid nell’estate del 1953 dopo una lunghissima e controversa vicenda. Il giocatore era già da parecchi anni una stella del panorama internazionale: dopo alcune stagioni trascorse nel River Plate di Buenos Aires era passato al ricchissimo calcio colombiano nelle file del Millonarios di Bogotà.
[…] Su di lui si concentrano contemporaneamente le brame di Santiago Bernabéu e Pepe Samitier, plenipotenziario del Barcellona. Il primo si rivolge al suo amico Sènior strappando un’opzione per un eventuale cessione del giocatore ad altro club, l’altro si accorda con il River Plate versando quattro milioni di pesetas.
[…] Gli bastano poche settimane per diventare padrone assoluto dello spogliatoio: il suo carisma fa ombra un po’ a tutti gli altri, la sua tracimante personalità lo fa amare o odiare senza mezze misure.
[…] A metà di agosto del 1963 il Real Madrid si reca in Venezuela per disputare per la terza volta la cosiddetta «Pequena Copa del Mundo», un torneo a cui le «merengues» avevano preso parte anche nel 1952 […] e nel 1956. Il primo impegno dei madridisti è fissato per la sera del 20 agosto contro il Porto all’Estadio Olimpico di Caracas. Il Re al vince per 2-1 con reti di Amando e del francese Lucien Muller. Nella notte, avviene l’incredibile. Un gruppetto di appartenenti al FALN, un commando antigovernativo che agiva già da tempo nel Paese sotto la guida di tale Maximo Canales, penetra nella camera 219 dell’Hotel Potomac e sequestra, senza colpo ferire, Alfredo Di Stefano. […] A quattro giorni dal sequestro, la «saeta rubia» viene rilasciata in ottime condizioni fisiche e psicologiche: il trattamento riservatogli dai malviventi è stato, secondo le sue stesse parole, pari a quello dei migliori hotel metropolitani.
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