(CORRIEREDELLOSPORT di Giancarlo Dotto – Foto WIKIPEDIA)
Il Corriere dello Sport intervista un giocatore rimasto nell’immaginario collettivo per via delle sue doti tecniche e del suo carisma. Stiamo parlando di Alviero Chiorri. Ecco un estratto.
[…] Lui, Alviero Chiorri, è romano, mezzo cubano, Doriano nella pelle.
[…] Alviero Chiorri lascia a 32 anni con la maglia della Cremonese. I suoi anni migliori da calciatore. Fisicamente integro. Lascia, nel senso più estremo della parola. […] “Non ne potevo più del calcio. Quella non era la vita che volevo vivere. Quelle regole, quelle attese, quelle pressioni”.
[…] Leggi di lui e senti dire: […] avesse avuto la testa di Del Piero e Totti. […] “Se avessi avuto la loro testa non sarei stato Alviero Chiorri”. […] “Mi prese la Sampdoria a 16 anni. Mi aveva preso anche la Roma ma scelsi la Samp”.
[…] “Mi dà fastidio quando mi dicono che avrei potuto fare molto di più. Sarà anche vero, ma alla fine ho fatto quello che dovevo”. […] “Non ero Maradona e nel calcio di oggi non sarei nemmeno preso in considerazione”.
[…] I treni perduti. Almeno tre. […] Il terzo il più carico di rimpianto. […] “Ero già all’Inter, voluto da Bersellini con cui avevo esordito in Seria A. Mantovani non mi volle vendere. Loro prendono beccassi al posto mio e vincono lo scudetto”. […] “Mi ritengo un uomo fortunato, che ha fatto nella vita quello che voleva fare”.