13 settembre: Angelo Domenghini ed altre ricorrenze
Scrive Massimo Paravani nel libro ‘Il mondo ha la forma di un pallone’ su Riva: “Uomini che dal mare tirano su il raccolto per vivere e dalle pelle erbosa della terra brucano il loro sostentamento fatto di latte, carne e lana. Uomini che nelle miniere la terra se la devono levare da sotto i piedi per scavare e trovare il loro futuro. Uomini di silenzi, che legano Gigi a questa terra generosa con la quale a tavola spesso condivide la succulenta morbidezza del maialino arrosto e il rosso rubino del Cannonau”. Anche lo sport è cultura, è storia. Qualcosa che entra nel tessuto sociale come simbolo di rivincita che dovrebbe tendere a diventare rispetto. Esattamente sessant’anni fa il Cagliari e ‘Rombo di tuono’ debuttavano in Serie A: come Mario Martiradonna. Non era ancora il ‘Casteddu’ di quello scudetto conquistato anche da Domenghini e il 13 settembre 1964 il sig. Angelo esordiva ufficialmente con l’Inter.
Con lui Saul Malatrasi, il primo calciatore a vincere la Coppa Campioni con due squadre diverse. Quel dì nel torneo cadetto Antonio Girardo mise a segno la prima rete con la maglia del Napoli: vestì la casacca partenopea per otto stagioni. Una domenica che coincise con la nascita di Giovanni Colasante, 54 presenze in Serie B tra Foggia e Piacenza. Il 13 settembre 1994 significò l’inizio della Coppa Uefa, con Marcello Lippi al debutto in una competizione internazionale: quel giorno, nella Juventus del tecnico viareggino, Sergio Porrini realizzava la prima rete in bianconero.
GLIEROIDELCALCIO.COM (Antonio Capotosto)