Gagliardetti & Dintorni di Marco Cianfanelli

I gagliardetti d’Italia: l’Arezzo

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Il gagliardetto di un club toscano: l’Arezzo

L’Arezzo e il suo colore e simbolo: l’amaranto e il cavallino. La scelta di quest’ultimo affonda le sue ragioni nella storia del centro toscano ed è sinonimo di valore e animo intrepido.

il gagliardetto dell’Arezzo negli anni ’70

Negli anni settanta i gagliardetti dell’Arezzo riportavano, oltre alla colorazione amaranto, lo stemma del cavallino all’interno di uno scudo, per l’araldica classificato come scudo svizzero.

Anni ’80

Tali gagliardetti erano prevalentemente stampati e, solo in rare circostanze, ricamati. A fattore comune essi presentavano stesse caratteristiche tanto da poterli definire praticamente analoghi.

Arezzo anni 2000

Il cambiamento avviene all’inizio degli anni ottanta, quando il club toscano adottò un nuovo stemma circolare bianco e amaranto che riporta la testa di un cavallo. In questo periodo la squadra toscana impiegò, tra l’altro, un tipo di gagliardetto sostanzialmente difforme dai precedenti in quanto a forma di scudo e con colore prevalente il bianco.

2010

 

2013

Altra tipicità, sempre negli anni ottanta, la personalizzazione relativa alla Coppa Italia Semiprofessionisti vinta nella stagione 1980-1981, il cui disegno venne aggiunto sugli stendardi degli aretini. A seguito, a partire dagli anni novanta e fino ai giorni nostri, i gagliardetti dell’Arezzo cambiarono sostanzialmente poco e prevalentemente in occasione di cambi di denominazione, fino all’adozione dello stemma attuale che, nello scudo posto all’interno del cerchio, ricorda il simbolo in uso negli anni settanta.

GLIEROIDELCALCIO.COM (Marco Cianfanelli)

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