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Attaccante fornaio detto “Signorina”. Rivive il mito Perin

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IL GIORNALE DI VICENZA (Alessandro Lancellotti) – Bernardo Perin nacque ad Arcugnano l’1 dicembre del 1897. Fin da giovanissimo si avvicinò al calcio e il primo novembre 1912 all’età di 14 anni esordì in maglia biancorossa al campo di Borgo Casale nella partita Ac Vicenza contro Volontari Venezia. Era un match del campionato seconde squadre e, nonostante la giovane età, segnò due reti. L’esordio in prima squadra arriva a Venezia il 9 novembre 1913 quando il Vicenza batte i Volontari Venezia per 5-0. La sua ultima partita con la maglia della quadra della città berica fu nel maggio del 1914 contro la Nazionale Lombardia. All’epoca il calcio non assicurava uno stipendio come al giorno d’oggi, e Bernardo Perin era di professione fornaio. Nel settembre del 1914 fu visto dal Modena che si apprestava a disputare il difficilissimo girone lombardo. Tramite la società fu assunto da un fornaio modenese come ragazzo di bottega nel panificio di via Canalchiaro. Con i canarini rimase tre stagioni esordendo a Brescia il 4 ottobre 1914.

A causa di un infortunio in quel campionato segnò una sola rete contro il Como. A Modena rimase fino al 1917 disputando i tornei di guerra e i campionati emiliani. Incontrò i fortissimi calciatori dell’epoca come Guido Ara e Attilio Fresia, quest’ultimo primo italiano a giocare in Inghilterra con il Reading e poi allenatore del Palestra Italia divenuto poi Palmeiras. Vista la sua attitudine al gol, i vicini di casa del Bologna nel 1919 misero gli occhi su di lui e gli proposero di andare a giocare nel capoluogo emiliano. Perin accettò e il Bologna pagò 2 lire al Modena, ma Bernardo chiese la garanzia di un posto di lavoro, e il Bologna lo accontentò e gli aprì un forno in piazza Malpighi in città (si può ancora vedere l’insegna Forno Perin). Nel capoluogo emiliano Bernardo Perin trovò il successo e la sua carriera prese una svolta: collezionò 210 presenze in 10 campionati realizzando 75 reti. Nel campionato 1922-23 realizzò 16 reti in 21 partite. Fu campione d’Italia nel 1924-25 e nel 1928-29, e nel 1921 esordì in nazionale a Milano contro la Svizzera nel campo di viale Lombardia sostituendo Aristodemo Santamaria. In nazionale giocò altre tre partite: da ricordarne una giocata contro l’Austria all’Hohe Warte Stadion di Vienna appena inaugurato davanti a 85.000 persone. Chiuse la sua carriera nel Bologna nel 1929-30 quando la squadra che “tremare il mondo fa” si apprestava a partire per la tournèe in Sudamerica giocando contro l’Uruguay, l’Argentina, il Botafogo e i Newell’s old Boys. Lui invece aveva il suo negozio da aprire: rimase lì a Bologna mantenendo la sua attività, si sposò, mise su famiglia e morì nel 1964. Perin tutta la carriera fu soprannominato “Signorina”, soprannome datogli dal giornalista Bruno Roghi della Gazzetta dello Sport per via del suo gioco elegante e dalla caratteristica dello smarrimento a serpentina che metteva in campo.

Articolo pubblicato su Il Giornale di Vicenza il 21 marzo 2019

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