La Penna degli Altri

Baggio scoprì il Buddismo in un negozio di dischi

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Il Corriere racconta la storia di come Baggio si avvicinò al Buddismo, di seguito un estratto:

[…] Maurizio Boldrini […] classe 1948, ex titolare del negozio Mister Disco a Campo di Marte. Quando il Divin Codino arrivò appena maggiorenne alla Fiorentina, si trovo casualmente ad aiutarlo a superare alcuni problemi esistenziali. Il futuro campione «da fan sfegatato degli Eagles» frequentava il negozio di viale Calatafimi. «Che testa che m’ha fatto con Hotel California non ve lo potete immaginare». Era fragile nelle ginocchia quanto nell’anima. «Un ragazzo silenzioso, che teneva tutto dentro».

Boldrini è colui il quale lo ha portato sulla via del buddismo Soka Gakkai. Fu lo stesso Baggio a raccontare questa storia al tempo dei Mondiali in Usa nel 1994 […]

Baggio è a Firenze da un anno quando mette piede nel negozio per la prima volta. Siamo nella seconda metà del 1987. «Era sempre triste, anche per colpa dei tanti infortuni, ma non solo. Io praticavo il buddismo da dieci anni e quando guardavo questo ragazzo portare i suoi problemi in mezzo ai miei dischi, lo guardavo con gli occhi del buddista, pensavo di poterlo capire e gliene parlai […]“Recitare la preghiera mi ha risolto tante cose”, dissi a Roberto, “se vuoi ne parliamo”. […] La mattina di capodanno del 1988 Roberto Baggio suona il campanello di Boldrini alle 10. «[…] Iniziammo a pregare insieme e da quel capodanno e non abbiamo più smesso».

Un’amicizia che dura da sempre. «Ci sentiamo tutti i giorni ancora oggi». Anche quando Baggio va a giocare alla Juventus, poi a Milano e Bologna. Tanto che il giorno in cui gli comunicarono che aveva vinto il Pallone d’oro, era il 1993, la prima persona che Baggio chiamò fu proprio Boldrini. “Mi disse: devi venire a Parigi con me per la cerimonia di premiazione. Sono svenuto dall’emozione…[…]”

Corriere della Sera/Corriere fiorentino di Edoardo Semmola

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