La Penna degli Altri

Brescia ’98, quando lottare non basta

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MEDIAPOLITIKA.COM (Marco Milan) – […] Il Brescia che a maggio del 1997 festeggia il ritorno in serie A dopo due stagioni è una squadra solida e compatta, sapientemente guidata in panchina da Edoardo Reja, tecnico pratico e dal carattere forte, capace di risollevare una formazione che solamente un anno prima aveva rischiato la retrocessione in serie C, evitata solamente alla penultima giornata. Il presidente Corioni sceglie di non stravolgere l’organico dei lombardi, anche se a luglio cambia l’allenatore dopo una divergenza con Reja che viene rimpiazzato da Giuseppe Materazzi. Resta invece il blocco del gruppo che ha stravinto la serie B, arrivando primo grazie ad una lunghissima striscia di risultati utili consecutivi. Perni di quel Brescia sono il capitano Maurizio Neri, attaccante esterno e leader carismatico dello spogliatoio, i ruvidi corridori Luciano De Paola e i gemelli Antonio ed Emanuele Filippini, ma soprattutto la punta Dario Hubner, caterve di gol fra serie C e serie B, al debutto in A a 30 anni suonati. […]

Materazzi è però convinto che la sua squadra possa dire la sua grazie all’organizzazione tattica, alla grinta e alla determinazione che hanno contraddistinto la stagione precedente delle rondinelle. E in effetti all’esordio in campionato, il Brescia non sfigura affatto, anzi, mette paura più del dovuto alla nuova Inter di Simoni, candidata numero uno allo scudetto con l’acquisto di Ronaldo che ha fatto parlare dei nerazzurri per l’estate intera. Ma a San Siro, domenica 31 agosto 1997, il brasiliano appare in ombra e a rubare la scena è dapprima Dario Hubner che infila Pagliuca al 73′ realizzando il suo primo centro in serie A e portando avanti il Brescia, poi l’altro esordiente Alvaro Recoba, fantasista uruguaiano dell’Inter che grazie a due magie di sinistro ribalta la situazione in favore della squadra meneghina che vince 2-1 lasciando i bresciani con l’amaro in bocca ma con la sensazione di poter davvero lottare alla pari con tutti gli avversari […]

Il Brescia dà l’impressione di poter recitare un ruolo migliore del condannato a morte che tutti avevano pronosticato in estate, anche perché non sembra peggio attrezzato delle rivali, col Lecce che non fa che perdere ed il Napoli che, rimpinzato di soli giovani e con una crisi economica della società che non permette particolari investimenti, è inchiodato sul fondo della classifica sin dalle prime battute del campionato. […] il Brescia alla terza giornata esce con le ossa rotte dalla trasferta di Torino contro la Juventus (4-0), ma al quarto turno, il 28 settembre, trova il primo successo stagionale battendo in casa 2-0 il Piacenza grazie alle reti del veterano rumeno Sabau e del solito implacabile Hubner che in 4 giornate ha già messo a referto 5 reti, altro che bomber di categoria, il trentenne attaccante triestino la butta dentro senza distinzioni di sorta, fa gol di testa, di piede, calcia indifferentemente sia col destro che col sinistro, […] Domenica 5 ottobre va in scena a Bergamo il sentitissimo derby con l’Atalanta […] la risolve al quarto d’ora del secondo tempo Neri che manda in estasi il pubblico bresciano […]

Sulle ali dell’entusiasmo del derby vinto, la squadra di Materazzi travolge 4-0 una settimana più tardi il Vicenza grazie alla doppietta di Neri, al solito gol di Hubner e al sigillo di un giovanissimo fantasista di cui a Brescia si dice un gran bene: Andrea Pirlo.

Subito dopo, però, i lombardi vivono una crisi inspiegabile ma verticale: […] Corioni ufficializza il licenziamento del tecnico e l’assunzione di Paolo Ferrario dalla squadra Primavera.

[…] E’ un Brescia consapevole di dover battagliare per restare in serie A […]

La classifica dice che a 90 minuti dal termine il Vicenza e l’Empoli sono ormai salvi, Lecce e Napoli già retrocesse, mentre il Piacenza conserva 2 punti di vantaggio sul Brescia e 3 sull’Atalanta. L’impresa è ardua perché i bresciani dovranno espugnare il Tardini di Parma contro una squadra sì appagata dal quinto posto finale con qualificazione in Coppa Uefa già acquisita, ma pur sempre molto forte, sperando in un passo falso del Piacenza contro un Lecce già condannato da tempo e senza più motivazioni se non quella di non sfigurare e di programmare la stagione successiva.

Il Brescia vive la settimana che conduce all’epilogo del campionato con evidente rabbia e frustrazione: la squadra sa che le proprie sorti non dipendono più da sé stessa e che l’annata ormai in conclusione ha rappresentato una sorta di enorme e costante occasione mancata […] non il massimo per una doppia partita che si giocherà in campo, alle radioline e sul filo dei nervi.

Il Brescia è seguito a Parma da migliaia di tifosi, ma il nervosismo sembra prendere il sopravvento: i padroni di casa vanno in vantaggio al 5′ con Dino Baggio ed i lombardi ci mettono una mezz’ora a riorganizzarsi, poi Bizzarri firma sia il pareggio che il vantaggio bresciano, il tutto proprio mentre il Piacenza sblocca la situazione a Lecce. Nella ripresa gli emiliani si portano sul 2-0 e anche la gara di Parma perde di sapore: il Brescia concluderà sul 3-1 grazie a Neri, il Piacenza segnerà ancora e subirà l’inutile rete della bandiera dei salentini. Doppio 1-3 finale che condanna alla retrocessione i lombardi e poco conforto a Brescia regala la concomitante caduta dell’Atalanta: sul pullman di ritorno sono tante le lacrime, le stesse iniziate al fischio finale da calciatori che speravano di poter agguantare la salvezza grazie ad un miracolo sportivo che quella 34.ma giornata del campionato il 16 maggio 1998 non si verifica […]

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