(GOAL.COM di Paolo Camedda – Foto ALCHETRON)
Il sito Goal.com ripercorre la carriera di Carlo Cudicini, portiere snobbato in Italia ed apprezzatissimo in Inghilterra. Ecco un estratto.
[…] Suo padre era il mitico ‘Ragno Nero’, l’invalicabile baluardo, così chiamato per l’immancabile divisa nera che indossava, che con il Milan vinse Coppa dei Campioni, Coppa Intercontinentale e Coppa delle Coppe, oltre a uno Scudetto e ad una Coppa Italia, cui vanno aggiunti una seconda Coppa nazionale e una Coppa delle Fiere conquistate precedentemente con la Roma. Carlo Cudicini nasce a Milano, un anno dopo il ritiro di papà, il 6 settembre 1973. […] Così entra a far parte delle Giovanili del Milan, con cui fa tutta la trafila arrivando fino alla Primavera […]: lo accusano, come succede molto spesso in casi simili, di essere in rossonero soltanto per essere un figlio d’arte, e il paragone con papà Fabio rischia di travolgerlo.
[…] Fabio Capello, l’allora allenatore del Milan, lo fa esordire in Prima squadra nella partita di Champions League contro il Porto: il portiere figlio d’arte subentra a 2 minuti dalla fine al posto di Sebastiano Rossi.
[…] Nel 1996/97 si gudagna così il prestito alla Lazio di Clagluna. Con i biancocelesti parte come riserva di Marchegiani, ma il 20 ottobre 1996, in seguito all’espulsione del portiere titolare dell’Aquila contro il Cagliari, fa il suo esordio in Serie A prendendo il posto di Casiraghi all’86’.
[…] È così notato da Gianluca Vialli, che, diventato allenatore del Chelsea, lo vuole a Londra per fare il dodicesimo del titolare Ed De Goey. […] Ma ancora una volta la sua perseveranza è premiata e il 14 maggio del 2000, contro il Derby County (vittoria per 4-0 del Chelsea), l’estremo difensore italiano ha anche modo di esordire in Premier League.
[…] Con l’arrivo in panchina di Claudio Ranieri gioca in tutto 41 partite, di cui 28 in Premier League, confermandosi su livelli di rendimento elevati. Ma la stagione che lo consacra come estremo difensore di livello internazionale è il 2002/03. Cudicini nel 2° anno del tecnico romano a Londra è un pilastro della squadra che si piazza al 4° posto finale della Premier League e ottiene la qualificazione ai preliminari di Champions League.
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