GLIEROIDELCALCIO.COM (Federico Baranello) – Siamo nella “Città dei due Mari”: il Mar Grande le bagna la costa esterna, il Mar Piccolo, con i suoi due seni, quella interna. Una città fondata dagli Spartani e in seguito colonia della Magna Grecia. Una terra dai profumi di storia. Una terra detta anche “dei delfini” per un antico insediamento di cetacei proprio di fronte, tra gli isolotti di San Pietro e San Paolo. Il delfino, quindi, simbolo della città, è presente anche nello stemma e logo del Taranto Calcio. Storia affascinante e travagliata, quella del Club rossoblù, ma sempre avvolta da una passione e un amore forte. La stessa passione e amore che alcuni collezionisti mettono “in campo” per ripercorrere le vicende di una squadra ma anche di un territorio. Tre amici, Franco Valdevies, Nico Molendini e Carlo Esposito hanno organizzato un’affascinante “Mostra di maglie e cimeli storici del Taranto calcio”, presso il Circolo Sottufficiali della Marina Militare, location di assoluto prestigio. La manifestazione inizia oggi 19 dicembre e terminerà il giorno 23. Abbiamo raggiunto uno dei fantastici tre collezionisti, Carlo Esposito, per meglio addentrarci nelle peculiarità dell’iniziativa.
“Da giovane ho frequentato la curva”, ci dice Carlo, classe ’74, sposato e padre di Claudia una bimba di otto anni, “poi, per motivi professionali, mi sono allontanato dalla città in giovane età, avevo solo diciannove anni, e da quella curva, ma ho continuato sempre a seguire il Taranto e le sue vicende. Le maglie da calcio hanno sempre attirato la mia attenzione, la mia curiosità. Anche da ragazzo, quando ancora non ero un collezionista come ora, se mi chiedevano cosa volessi per regalo rispondevo sempre alla stessa maniera … “una maglia da calcio” … mi facevo regalare una maglia di una squadra, da negozio ovviamente. Poi nel 1991 Davide Zannoni (n.d.r. centrocampista, un anno nel Taranto nella stagione 1990/91), lancia la sua maglia in curva, la prendo io. Da quel momento impazzisco. Qualche tempo dopo mi ritrovo in Piemonte per lavoro e comincio ad affacciarmi ad Internet che “accorcia” le distanze anche tra collezionisti. Conosco due splendide persone che mi cedono alcune delle maglie che avevano loro. Uno è Alessio Candiloro, di Palermo, con cui mi sono comportato da stalker (ride!), tempestandolo di telefonate e alla fine siamo diventati amici. Da lui ho ricevuto due splendide maglie di metà anni ’90. L’altro è Nino Mosca, collezionista napoletano, che un giorno mi manda una foto di una maglia del Taranto fine anni ’70. Una numero 9… È quella utilizzata nella partita con il Napoli in Coppa Italia il 16 maggio 1978, pochi mesi dopo la morte di Erasmo Iacovone. Una maglia quindi verosimilmente indossata anche dallo sfortunato campione. Beh, la volevo a tutti i costi … Nino mi dice…” Prendila, mi restituirai il favore quando troverai qualcosa del mio Napoli”… non credevo a quelle parole… toccai il cielo con un dito. Avevo la maglia di Iacovone …”. Carlo ha ora la voce emozionata, si sente, si percepisce…
La fascia con il quale il Capitano Fabio Prosperi da il benvenuto a Claudia figlia di Carlo Esposito
Ricordi, sentimenti e Cuore si spostano al presente … “E’ la quinta occasione in cui organizziamo una mostra di questo tipo, a partire dal 2011. Nel 2017 poi, in occasione dei 90 anni della fondazione del club, ne organizzammo una al Castello Aragonese: fu un grandissimo successo. Un successo per noi, 5.000 persone hanno visto la mostra, un successo per il Castello stesso che ha registrato un numero di visite superiore alla media in quei giorni, e un successo anche per i locali limitrofi del centro che hanno lavorato sicuramente di più. Da quella esperienza abbiamo capito che possiamo portare cultura e intrattenimento nella città, perché diamo la possibilità a tutti di meglio conoscere la storia della nostra quadra di calcio. Per i più giovani poi significa fare un salto nel tempo e toccare con mano la storia, per quelli che hanno invece qualche anno in più significa rivivere la propria infanzia o giovinezza. In entrambi i casi sono ”viaggi” emozionanti. Inoltre chi verrà a trovarci avrà la possibilità di visitare una location suggestiva e difficilmente fruibile perché facente parte di un circolo”.
Carlo poi ci descrive questo “viaggio” e il significato da cogliere …, “Tutto ciò che sarà possibile vedere dovrebbe anche farci capire chi siamo e da dove veniamo. Dobbiamo capirlo in primis noi, cittadini e tifosi, ma anche chi veste questa maglia. Chi la indossa dovrebbe cercare di capire cosa rappresenta per la città. Una città che anche con il calcio può avere una sorta di riscatto sociale in una area problematica come la nostra. Ecco, attraverso le maglie si può riscoprire come eravamo, l’artigianato dell’epoca attraverso le lavorazioni delle maglie, le cuciture che le contraddistinguono. Anche gli scarpini, molto lontani da quelli di oggi confortevoli e colorati, prima c’erano i chiodini che a volte facevano anche male. Così come i palloni che davvero non attutivano il colpo come quelli odierni. Insomma capire come siamo stati, come eravamo per capire come siamo e come saremo”.
Ma quindi cosa potremo trovare… “Maglie, gagliardetti, biglietti storici, foto inedite. Le maglie donate dalla figlia di Sergio Giovannone quando ha giocato con Under 21, scarpini, fasce da Capitano, palloni. Ci sarà poi uno spazio riservato alla memoria del Mito Iacovone e uno dedicato alla partita con il Real Madrid. E ancora libri, ritagli di giornali, e figurine. Al momento credo che il pezzo Top siano le maglie di Erasmo e i suoi scarpini. Anche la Coppa dell’ultima promozione in B è un pezzo davvero importante …”.