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Darwin Pastorin ricorda Vladimiro Caminiti a 26 anni dalla sua scomparsa

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GLIEROIDELCALCIO.COM – Darwin Pastorin affida ad un post su Facebook il suo splendido ricordo del giornalista Caminiti scomparso il 5 settembre del 1993. Usa parole di ammirazione per l’uomo che “Fino all’ultimo, con sofferenza e con indomabile passione, chiese alla Scrittura conforto…”. Lo definisce “maestro , giusto e severo”. Ne esalta poi le capacità professionali … “Maneggiava gli aggettivi con maradoniana abilità”.

Di seguito il testo completo

“Il 5 settembre 1993 Vladimiro Caminiti smetteva di scrivere. Fino all’ultimo, con sofferenza e con indomabile passione, chiese alla Scrittura conforto. Scrivere era il suo essere, il suo cappotto, la sua nuvola, il suo giardino dei ricordi. Fu il mio maestro, giusto e severo. “Ricordati: comincia sempre il racconto della partita dal verde del prato e dall’azzurro del cielo”. Maneggiava gli aggettivi con maradoniana abilità. Sapeva svelare, con due domande, l’anima segreta di ogni personaggio. Fu tenero e feroce, ingenuo e astuto: soprattutto, per noi giovani avvolti di sogni, un esempio. Ancora oggi gli dico “Grazie, ti voglio bene”. E mi dispiace non portarti più la valigia (quella pesantissima valigia piena di tutto e di più), sfidarti nelle poesie a memoria, scegliere il vino sempre sbagliato, passeggiare tra vicoli antichi o lungo fiumi memorabili. E poi leggerti e ancora leggerti. E sei ancora qui, tenero e prepotente, tra le tue pagine: così vive così vere così abbaglianti. In ogni parola un frammento del tuo cuore. In ogni virgola il tuo furore e il tuo amore: per quel mestiere che hai onorato anche nei giorni dell’addio”.

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