Darwin Pastorin, celebre giornalista sportivo, ha rilasciato un’intervista a Cagliaripad. Una figura importante della sua carriera è stata occupata dalla figura di Gigi Riva. Di seguito un estratto.
“ … una delle persone più straordinarie che abbia conosciuto nella mia vita. Poi uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi ma non soltanto in Italia”, così l’incipit dell’intervista su Riva da parte di Pastorin, che poi si sofferma sulle motivazioni per le quali alcuni dei suoi record oggi ancora permangono… “ … è stato veramente un calciatore completo. È stato un giocatore che potrebbe ancora oggi compiere meraviglie, perché non ha tempo, non ha età […] aveva tutto già allora: aveva il fisico, aveva la tecnica, aveva la potenza del tiro, il coraggio e le doti acrobatiche. E una volontà di ferro. Questo gli ha permesso di far parte di una leggenda del calcio che è quella legata allo scudetto del 1970 del Cagliari. Lui è stato sicuramente la figura dominante di quella squadra. Intorno aveva compagni di una bravura incredibile. Nené, Martiradonna, Albertosi e tutti gli altri…”
Sulla scelta di rimanere a Cagliari …
“ … ero ragazzino quando andai a vedere Juve-Cagliari due a due, la famosa partita del 70. So che c’era già allora un interesse da parte della Juventus, un interesse diventato negli anni ancora più forte. Infatti parlando con Boniperti, lui una volta mi disse: “Sai, io ancora porto dietro con me il foglio della proposta fatta al Cagliari per avere Riva”. Si trattava di dare al Cagliari 8 giocatori e un po’ di miliardi. Tu mi dirai che ci era rimasto male. Ma di fronte ad una scelta di questo genere non puoi dire nulla […] un ragazzo del nord aveva deciso di rimanere invece al sud […] Gigi è stato un personaggio omerico, non c’è niente da fare. Sembrava uscito da un libro antico degli eroi […] un grande bomber, non c’è un gol di Riva che sia banale. Se uno se li rivede tutti, lasciano a bocca aperta per la qualità […]