Madelaine de Il Fatto Quotidiano dedica un pezzo a David Platt, campione inglese che militò anche in Italia. Ecco un estratto
[…] David Platt fa undici gol in A e un’ottima stagione, ma non basta per evitare al Bari la retrocessione. Una retrocessione incredibile, visto che in quella squadra oltre a Platt gioca gente come Zvonimir Boban e Robert Jarni. Ma tant’è: prima con Gaetano Salvemini e poi con Zibì Boniek i galletti non riescono ad evitare la retrocessione. Ovviamente Matarrese deve vendere i migliori, tra questi inevitabilmente Platt, acquistato l’estate prima in un’operazione da quasi 20 miliardi di lire tra cartellino e ingaggio, tutt’ora l’acquisto più costoso della storia del Bari.
[…] David è un ragazzo tranquillo di Chadderton, vicino Manchester: come tutti i ragazzini della sua età cresce col mito dei Red Devils e tenendo duro riesce a entrare nelle giovanili del club. […] E invece a Platt calarsi nelle serie minori fa bene: sui campi fangosi e contro stopper rudi e senza fronzoli capisce che i muscoli non vanno usati solo per correre, che il suo metro e ottanta può aiutarlo a non andar giù al primo contatto. […] Si guadagna la nazionale e il mondiale del 1990 in cui parte in sordina dietro a gente come Gascoigne e Waddle, rivelandosi poi decisivo fino alla semifinale, persa contro la Germania: in gol all’ultimo minuto dei supplementari contro il Belgio agli ottavi, con uno splendido tiro al volo, in gol ai quarti contro il Camerun, in gol contro l’Italia nella finalina di Bari.
[…] Proprio ai Gunners passerà nella stagione successiva, e nel 1998, poco prima del ritiro, vincerà la Premier: per un punto sul Manchester United. È suo il gol del 3 a 2 all’87esimo nello scontro diretto.
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(ILFATTOQUOTIDIANO.IT di Cristiano Vella)