Il Milan, le notti europee, i gol: ecco i racconti di Demetrio Albertini
Demetrio Albertini, ha rilasciato un’intervista ai canali ufficiali del Milan, ecco le sue parole:
“E’ difficile trasferire tutte le emozioni che si provano a giocare per la squadra del cuore. L’attesa delle notti di Champions League soprattutto dalla domenica al mercoledì era un mix di emozioni forti. La colonna sonora della coppa dalle grandi orecchie mi fa ancora venire la pelle d’Oca. Ormai è un inno. ed il Milan ha un senso di appartenenza verso questa competizione.［…］
［…］Gli slogan utopistici di Berlusconi e Galliani sono poi diventati realtà. Quel Milan ha cambiato qualcosa nel calcio mondiale. Indossare la maglia rossonera, per me, prima di tutto un senso di responsabilità. Tanti miei amici mi dicono che avrebbero vinto anche loro in quella squadra lì ma il problema in quella squadra lì non era vincere ma conquistare un posto da titolare.
［…］La punizione contro il Monaco, in semifinale di Champions League, è uno dei gol più belli che ho fatto nella mia carriera. Tiro dalla distanza, con Boban che finta e poi la palla che va dritto per dritto ma si sposta sulla destra all’ultimo. L’emozione più grossa è stata poi l’esultanza verso il centro del campo e verso il nostro pubblico.
Nel 1993 perdo la finale contro il Marsiglia, mentre le due prima ero nella rosa ma non ero tra i protagonisti. Quando andavo a cena da Ancelotti e vedevo la foto con lui con la Coppa al cielo ed era diventato anche il mio sogno. Il sogno è diventato realtà poi nel 1994 quando vincemmo ad Atene contro il Barcellona
Quando ad un milanista gli chiedi due o tre ricordi della mia carriera, la partita contro i blaugrana del 2001 è uno dei ricordi. La partita finì 3 a 3. Io, però, feci doppietta prima con una punizione dalla distanza. E un altro con una conclusione dai 30 metri. In area non mi avvicinavo mai ed anche per questo son venuti fuori due bei gol.” ［…］
Fonte: acmilan.com
