30 maggio: Agostino Di Bartolomei, Federico Allasio ed altre ricorrenze
Scrivi 30 maggio e pensi inevitabilmente a…Ci torneremo. Oggi è il centodecimo anniversario dalla nascita di Federico Allasio. È stato uno dei più grandi centrocampisti della storia torinista del quale vi abbiamo parlato lo scorso 28 gennaio. Dario Canovi, Antonio Caliendo: compie ottant’anni Claudio Pasqualin, anche lui tra i più celebri procuratori italiani.
P.S. Agostino: “I veri capitani possono morire o anche scegliere di morire. Ma è impossibile dimenticarli”, scrisse il compianto Gianni Mura. Io voglio pensare inoltre ad alcune righe di Valeria Biotti’ dal libro ‘Le leggende della Roma’: “Di Bartolomei lì, in mezzo al campo, ha rappresentato i timidi, gli introversi, i riflessivi. Con la sua intima eleganza, ha reso evidente che il mondo non è solo di chi alza la voce, di chi è in primo piano, che non può fare a meno delle luci della ribalta”.
Una tragedia avvenuta esattamente dieci anni dopo…Prendo allora un altro volume, ‘La grande Roma di Liedholm’, nel quale Luciano Tessari (storico braccio destro del Barone) scrive : “Non può essere una casualità, ci sto male perché ho la sensazione che quel gesto purtroppo sia stato premeditato. Non posso accettare questa fine per un ragazzo splendido”. E poi ancora: “Quella del 30 maggio con il Liverpool era veramente la partita della vita per la Roma. Se avessimo vinto, avremmo scritto la pagina più bella nella storia di questo club. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta e gli interrogativi, i dubbi su quello che sarebbe stato della vita di Agostino rimangono”.
GLIEROIDELCALCIO.COM (Antonio Capotosto)