La Penna degli Altri

Di Napoli: “Con l’Inter sono stato poco lungimirante…”

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Arturo Di Napoli, Re Artù, racconta passato, presente e futuro della sua carriera, lo fa a ilposticipo.it, di seguito i punti per noi più salienti.

[…] Ai miei tempi se eri nel settore giovanile, prima di esordire o di fare qualche apparizione in prima squadra ne passava di tempo. Oggi invece è cambiato tutto e ci sono metodologie diverse. 

[…] Napoli è una città affamata di calcio, il popolo napoletano è straordinario. Vorrei cambiare molte cose delle mie stagioni: all’epoca non ero propenso ai sacrifici, avevo una testa completamente diversa da quella di oggi. Mi sono tolto le mie soddisfazioni, ho fatto più di 300 presenze in A, ma col senno di poi cambierei qualcosa nel mio atteggiamento. Al primo anno a Napoli sono stato allenato da Vujadin Boskov: nel calcio di oggi manca un personaggio che sdrammatizzi le situazioni come sapeva fare lui. Nel 1996-97 è arrivato Gigi Simoni, ma a gennaio ho lasciato Napoli per andare all’Inter.

[…] nel 1997-98 è arrivato Ronaldo e l’Inter mi ha chiesto di fare la quinta punta, ma io avevo voglia di giocare e ho scelto di andare altrove. Sono stato poco lungimirante, avrei dovuto accettare la proposta che mi era stata fatta da Oriali all’epoca. Poi nel 1999-2000 sono andato a titolo definitivo al Piacenza con Simoni.

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