GLIEROIDELCALCIO.COM – 36 centimetri di altezza, 4970 grammi di peso, oro massiccio a 18 carati… stiamo parlando del trofeo assegnato ai Campioni del Mondo. È il presidente argentino Grondona a consegnarlo a Matarrese dopo che la Coppa dei sogni ha volato sopra gli oceani proveniente da Buenos Aires conquistata quattro anni prima dalla nazionale argentina.
Inizia così Italia ’90, con lo sbarco dall’aereo ritardato di dieci minuti per poter offrire le immagini in diretta-tv. “Un piccolo esercito di fotografi, cineoperatori, giornalisti, ha accolto il trofeo arrivato a bordo di un Boeing 747 dell’Alitalia denominato «Sestriere». L’aereo ha preso terra con circa 10 minuti di anticipo sull’orario previsto, ma per esigenze televisive il portellone è rimasto chiuso fino all’ora del collegamento in diretta fissato per le 14,50. Un segnale eloquente: sarà un mondiale all’insegna dell’apparato televisivo che si accaparra il ruolo di direttore d’orchestra. Quando finalmente le telecamere hanno dato il via, è apparso il presidente della Federcalcio argentina Jiulio Grondona che stringeva fra le braccia la coppa conquistata dalla sua nazionale 4 anni fa. Matarrese, visibilmente emozionato, gli è andato incontro fino a metà della scaletta. Abbracci e strette di mano fra i due esponenti calcistici che si sono scambiati pure qualche battuta scherzosa: «Ecco la coppa — ha detto Grondona — ma ti avverto che il 9 luglio vorrei riportarmela indietro». «Io spero invece — ha ribattuto il presidente della Figc — che rimanga in Italia” (Cit. La Stampa, 4 dicembre 1989). Sappiamo come è andata poi… le due nazionali si incontrarono in semifinale e i Sud Americani ebbero la meglio, salvo poi impattare contro l’allora Germania Ovest che si vendicò della finale di quattro anni prima persa proprio contro l’Argentina.
Tutto quell’oro viene preso in consegna dai funzionari della Ups-Alimondo che l’hanno riposta in un furgone blindato. Scortato da 10 vigili urbani motociclisti, volanti della polizia e un elicottero, il corteo ha raggiunto via Veneto dove il prezioso trofeo verrà custodito nel caveau di una nota banca, in attesa di essere conquistato durante le “notti magiche”.