(90MIN.COM di Matteo Baldini – Foto NATIONALFOOTBALLMUSEUM)
90 Min racconta la storia delle Dick Kerr’s Ladies, la prima squadra femminile d’Inghilterra. Ecco un estratto.
[…] Lo scenario è l’Inghilterra. […] La Dick, Kerr & Co di Preston, industria dedicata alla produzione di locomotive, fu riconvertita appunto nell’ottica di fabbricare munizioni già nel 1914 e, al contempo, furono numerose le donne che, di fatto, presero il posto degli uomini partiti per il fronte. Il calcio, per gli operai, rappresentava da tempo un piacevole diversivo: […] nel 1917, proprio il giorno di Natale, le Dick Kerr’s Ladies scesero in campo per un’esibizione a scopo benefico a cui accorsero ben 10mila spettatori, raccogliendo somme ingenti in favore dei soldati convalescenti e feriti, ricoverati presso il vicino ospedale. Il talento di quelle ragazze e il livello dello spettacolo offerto erano tali da diventare show, da creare un evento: l’opportunità era enorme e sotto gli occhi di tutti, lo spettacolo era replicabile e non aveva potenzialmente confini, tanto da spingere anche una selezione francese a muoversi per affrontare la squadra della Dick, Kerr & Co (nel 1920) di fronte a 25mila spettatori. Un movimento partito dal basso, compreso da dirigenti lungimiranti e capace di superare i confini nazionali: qualcosa, dunque, di profondamente moderno. Il capitano Alice Kell, Florrie Redford, Lily Jones e le loro compagne affrontarono numerose sfide e seppero attirare un’attenzione sempre crescente. Il 1920 sembrava essere il coronamento di un percorso partito dalle lavoratrici in pausa e culminato in stadi strapieni, in un seguito così imponente da lasciare persone fuori dagli impianti per le troppe richieste. […] Proprio la FA, in un 1921 ricco di impegni per le Dick Kerr’s Ladies e per l’intero movimento calcistico femminile, arrivò a vietare alle società di concedere alle squadre femminili l’utilizzo dei campi da gioco: il pretesto era un fisico troppo fragile per rivelarsi adatto al gioco del calcio, ritenuto dunque prettamente maschile. Il veto posto dalla FA venne assorbito dalle Dick Kerr’s Ladies, dotate a quel punto di un impianto in cui giocare, ma diede un duro colpo a tante altre squadre che cercavano di emularne le gesta e che stavano contribuendo all’espansione del calcio femminile, soprattutto sul territorio inglese. […] Il presidente Frankland, divenuto poi allenatore in pianta stabile, portò le “sue ragazze” in Canada, una tournée che si scontrò però con un nuovo divieto, imposto stavolta dalla Dominion of Canada Football Association, e che vide le calciatrici spostarsi negli USA. Proprio negli Stati Uniti le Dick Kerr’s Ladies ebbero modo di superare un altro limite, un altro tabù, andando a sfidare squadre maschili e a vendere cara la pelle, riuscendo a vincere più di una partita. L’acquisizione della Dick, Kerr & Co da parte della English Electric nel 1923 sancì un punto di non ritorno per il percorso della squadra femminile che, come detto, legò poi il proprio nome, come Preston Ladies, alle iniziative di beneficienza e ad esibizioni più sporadiche. La morte di Frankland nel ’57 e la difficoltà pratica a reperire avversarie contro cui giocare rappresentarono l’epilogo di quest’avventura, un epilogo divenuto poi ufficiale nel 1965 e provocato, guardando al fulcro della vicenda, da un atteggiamento di ostilità da parte della FA.
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