Il quotidiano spagnolo El Mundo ricorda l’abuso di Micoren, e scrive anche di “sofisticatissime tecniche italiane” ricordando le positività di Guardiola, Stam, Couto, Davids
Se c’è un legame tra i casi di Vialli e Mihajlovic con il doping di massa se l’è chiesto anche El Mundo…
“Io stesso devo ammettere che mi è passato per la testa” dice al quotidiano spagnolo Douwe de Boer, uno dei massimi esperti europei in materia di doping, “ Tuttavia, dobbiamo stare molto attenti se cerchiamo di collegare questi casi senza un’indagine adeguata”.
Il ricercatore olandese ammette che l’assunzione di steroidi anabolizzanti, comunemente usati in Serie A a partire dagli anni ’80, è correlata allo sviluppo di tumori al fegato: “Dopo la somministrazione orale, queste sostanze passano attraverso il fegato prima di penetrare nel resto del corpo. Inoltre, la via orale è associata a dosi relativamente elevate, il che aggrava i problemi”.
El Mundo ricorda una serie di calciatori positivi … Edgar Davids, Pep Guardiola, Fernando Couto e Jaap Stam; tutti trovati positivi al nandrolone e poi assolti successivamente.
“Sofisticatissime tecniche italiane”. “Il Micoren, lo stimolante più popolare degli anni ’70, ingerito come una volgare caramella, si è evoluto in EPO, ormoni della crescita, antinfiammatori o creatina”.
Carlo Petrini, attaccante di Genoa e Roma scomparso nel 2012 all’età di 64 anni, nel suo “Nel fango del Dio pallone” lo aveva già detto … «Il nostro calcio sta diventando sempre più mafioso e chi infrange l’omertà è visto come un pentito di Cosa Nostra: un traditore, un infame, un codardo. Devono proteggere a tutti i costi i miliardi che sono messi in gioco».
El Mundo ricorda Zeman e ricorda le 40.000 pagine di atti firmati del sostituto procuratore di Torino, Raffaele Guariniello il quale “tra il 2004 e il 2008 ha esaminato più di 30.000 calciatori, attivi tra il 1961 e il 2008, dimostrando che l’incidenza della Sla era di 143 casi ogni 100.000 abitanti, un dato 24 volte superiore a quello della popolazione maschile italiana”.
E quindi alla domanda iniziale risponde al Mundo Perikles Simon, un esperto di doping dell’Università di Magonza: “La combinazione di Epo con ormoni della crescita, insulina, testosterone o cortisolo, soprattutto se assunti da persone sane ad alte dosi, può aumentare il rischio di cancro, poiché la maggior parte di essi mostra un forte effetto proliferativo combinato e aumenta la divisione di alcune cellule staminali … Tutti conoscono le risposte da 50 anni, ma non c’è la volontà di cambiare il sistema”.