ESCLUSIVO - Intervista a Fabian Valtolina: "La rovesciata del '98? Era l'unica soluzione" - Gli Eroi del Calcio
Connect with us

Le Interviste degli Eroi

ESCLUSIVO – Intervista a Fabian Valtolina: “La rovesciata del ’98? Era l’unica soluzione”

Published

on

GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)

I tifosi fanno il calcio

Un protagonista del calcio anni ’90, cresciuto nelle giovanili del Milan ed esploso nel Piacenza degli italiani. Una carriera passata anche attraverso Bologna, Venezia e Sampdoria.

Intervisto Fabian Valtolina e comincio chiedendogli come sia nata la sua passione per il calcio, diventata poi una professione piena di soddisfazioni … “Ho giocato nella società del mio paese, prima di passare all’A.F. Molino. Da lì mi prese il Saronno, con il quale vincemmo il campionato italiano under 18, prima di essere preso dal Milan, con la Beretti e poi Primavera”.

Quel Milan, di fine anni ’80, era la mitica squadra di Sacchi, quella che avrebbe finito per dominare l’Europa e per imporre un nuovo concetto di calcio … “I ragazzi con cui mi allenavo io erano il Milan stellare. E’ stata una gran scuola. Un ottimo settore giovanile. Bastava guardarli e imparavi sempre qualcosa. Poi quando ti ci allenavi insieme mettevi all’opera le cose che vedevi fare. Alle volte giocavamo le partite infrasettimanali. Soprattutto l’ultimo anno mi allenavo spesso la mattina con loro. Io andai in Coppa Italia in panchina; ero già lì che aspettavo che uscisse la palla, ero pronto per entrare. Fu espulso Filippo Galli ed il mister tolse Massaro. Purtroppo non entrai”.

Dopo il Milan arriva l’esordio con i professionisti“Andai alla Pro Sesto, in C1, per due anni. Eravamo sei o sette primavera e molti ragazzi più esperti. C’era Melosi, Castioni, Giaretta etc. Dopo andai al Monza dove feci molto bene (per me era il primo di serie B). Anno molto positivo personalmente. Poi scesi ancora di categoria, con il Bologna, in Cperché il loro obiettivo era quello di tornare in A. Nel mercato di Novembre passai in prestito al Chievo (nel primo campionato di B della sua storia), ottenendo una salvezza lottata fino alla fine, prima di ritornare al Bologna con cui vinsi il torneo successivo, conquistando la A. Devo ammettere che erano campionati davvero tosti. Tutte sfide difficili con squadre che cercavano di lottare fino in fondo”.

Mi interessa molto un racconto sul Piacenza, squadra rimasta nel mito e che decideva di giocare con soli italiani in rosa … “L’esordio è stato un pò strano perché ho esordito all’Olimpico, entrando al minuto 75 sul 3-0 per la Roma. Il mio ex capitano Piovani, che mi vedeva un pò deluso alla fine della partita, mi disse: non ti preoccupare. Tu sei entrato che eravamo 3-0 e la partita è finita 3-1: tu hai vinto 1-0. Salvarsi a Piacenza in A significava aver vinto il campionato. Abbiamo fatto due imprese, andando allo spareggio nella prima stagione e raggiungendo l’obiettivo con anticipo, l’anno dopo”.

Dell’esperienza piacentina di Valtolina ricordo, soprattutto, due cose: proprio lo spareggio con il Cagliari, giocato al San Paolo, e anche la fantastica rovesciata allo scadere dell’incontro contro la Roma“Con il Cagliari è stata tosta, soprattutto la preparazione della partita. Abbiamo strameritato di salvarci. Sugli spalti c’erano più tifosi sardi che piacentini. Alla fine però, grazie alla nostra prestazione, parecchi fecero il tifo per noi. Per quanto riguarda la rovesciata, dico solo che eravamo con un piede in B. Incredibile. All’ultimo secondo, all’ultima palla buttata dentro. Con quel gol siamo riusciti a portare a casa un punto fondamentale. Io pensavo che Murgita me la spizzasse e invece la palla si è alzata e la rovesciata era l’unica soluzione. Ancora adesso, ricordare i tifosi esplodere di gioia, in un tempo in cui non ci sono ancora tifosi negli stadi, mi fa venire i brividi. I tifosi sono il calcio“.

Capitolo Venezia. Quattro anni di grandi soddisfazioni … Venezia credo sia stata la migliore perché sono rimasto tanto tempo e mi sono legato parecchio ai tifosi, alla piazza. Sono stati 4 anni di alti e bassi, tra salvezze, promozioni, retrocessioni e problematiche varie. Un periodo bello, che non dimenticherò mai. La gente ci è stata accanto in modo incredibile. Con Alvaro (Recoba) abbiamo fatto  delle belle imprese come battere Milan, Roma, Fiorentina etc. Lui era la ciliegina in un gruppo forte, guidato da un allenatore altrettanto forte. Di Recoba si vedeva che era un fenomeno”.

Dopo il Veneto la Liguria, sponda blucerchiata. Mi faccio allora raccontare come andò l’esperienza nella Sampdoria di Garrone … “Era la Samp che voleva ritornare in A. Da poco era subentrato il presidente Garrone, persona serissima e spettacolare. Noi centrammo subito la promozione al primo anno e dopo sfiorammo l’entrata in Europa. Anche a Genova sono stato benissimo, con tifosi che ancora mi dimostrano il loro affetto. Questa è la cosa bella del calcio: quando le persone ti riconoscono, ti salutano e ti ammirano, significa che qualcosa di buono hai fatto”.

Concludo con la mia solita curiosità, legata ai più forti, sia come avversari che come compagni di squadra … “Mi metti in difficoltà (ride). Ho visto Baggio, Zidane, Zamorano, Ronaldo etc. Quello che ho sempre guardato con ammirazione incredibile è stato sicuramente Baggio. Come compagno direi Recoba, anche se è stato poco tempo con noi. Comunque i compagni da elencare sarebbero tanti e in categorie diverse. Ho giocato con tanti amici e compagni forti”.

Grazie Fabian.

Compila il form sottostante ed iscriviti alla newsletter de Gli Eroi del Calcio.

Classe '83, viaggiatore instancabile ed amante del calcio e dello sport tutto. Una Laurea in Comunicazione, una tesi sul linguaggio giornalistico sportivo degli anni '80 ed una passione per il collezionismo, soprattutto quello inerente la nazionale italiana. Alla sua attività turistica, associa collaborazioni con giornali del mondo travel. Testata preferita: GLIEROIDELCALCIO.COM"

più letti

Copyright © 2023 | GliEroidelCalcio.com testata giornalistica registrata Tribunale di Roma - N° 90/2019 del 20-06-2019
Direttore Responsabile Federico Baranello | Editore Associazione Culturale Calcio, Cultura e Società | info@glieroidelcalcio.com
Sito aderente al Network Sport Review Srl | Privacy Policy | Cookie Policy