GLIEROIDELCALCIO.COM – Stampa Sera, 21 gennaio 1989: “Fanna, l’uomo della provvidenza, non si sente un tappabuchi”. Sì, perché sembra ormai che Trapattoni lo consideri solo quando infortuni e squalifiche rendono incompleta la sua Inter. Fanna era arrivato quattro anni prima, dal Verona di Bagnoli neo scudettato. Trapattoni lo aveva già relegato in panchina molto spesso al punto che il ragazzo di Moimacco, qui nacque il 23 giugno del 1958, in estate decise di cercare fortuna altrove. I contatti presi non si concretizzarono e, forte di un precontratto con i nerazzurri, a novembre la società fu costretta a riammetterlo in rosa.
Ora Trapattoni ha necessità di lui, “Quando Trapattoni mi ha chiamato non ho mai tradito le aspettative e spero di ripetermi anche domani. E il motivo è facile da spiegare: da quando sono rientrato nella rosa mi alleno con maggiore determinazione perché non voglio sfigurare in quest’Inter da record. Anzi, il fatto di essere impiegato come tappabuchi e in extremis non mi dispiace, mi dà uno stimolo in più per cercare di farmi trovare sempre al meglio della condizione. In effetti dopo le incomprensioni dell’estate scorsa sono riuscito a trovare un accordo con i dirigenti e il tecnico e adesso mi sento tranquillo, partecipe di questa stagione esaltante alla pari degli altri e sogno anch’io di vincere lo scudetto. Un obiettivo che è alla nostra portata, perché questa è una squadra da combattimento che sa lottare per difendersi ma è anche capace di offendere e fare risultato in qualsiasi occasione”. (Cit. Stampa Sera, 21 gennaio 1989). Per Pierino lo scudetto non è certo “cosa” nuova…”Ne ho vinti tre con la Juventus e uno con il Verona però mi piacerebbe tanto conquistarne un altro con l’Inter e fare cinquina. Sarebbe il più bello perché a quelli bianconeri ho contribuito fino a un certo punto, mentre quello veronese l’ho gustato poco perché me ne sono andato subito. Quello che più mi dispiace è aver dovuto lasciare la Juventus l’anno dell’arrivo di Platini, cosi non ho potuto giocare con il campione che io considero il più grande di tutti i tempi. A questo si aggiunge il fatto che anni prima avevo dovuto lasciare l’Atalanta, la mia squadra del cuore, proprio in concomitanza con la sua promozione in serie A”. (Cit. Stampa Sera, 21 gennaio 1989). Aggiunge poi… “Adesso devo pensare all’Inter e cercare di battere la Lazio, un ostacolo molto duro che dovremo superare per forza se vogliamo continuare a mantenere la testa della classifica”.
Il giorno successivo l’Inter batterà la Lazio di misura con rete di Mandorlini. Fanna si stirerà in fase di riscaldamento e non sarà della contesa. A fine anno però vincerà il suo 5° scudetto.