Donne in Gi(u)oco

Febbraio 1968 – Al Barbera va di scena il calcio femminile per beneficenza. Un arbitro d’eccezione: Franco Franchi

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Giovanni Di Salvo) – La nazionale femminile l’8 ottobre fa il suo esordio casalingo nella fase di Qualificazione al Campionato Europeo di calcio femminile (in programma in Inghilterra nel 2021) affrontando al “Renzo Barbera” di Palermo la Bosnia Erzegovina. Infatti le azzurre guidate da Milena Bertolini, finora hanno giocato sempre in trasferta raccogliendo tre vittorie su altrettante partite disputate.

I precedenti a Palermo sono cinque e vede le azzurre sempre vittoriose (Italia- Austria 6-0 del 06/06/1971, Italia- Jugoslavia 2-0 del 30/06/1973, Italia- Germania Ovest 3-2 dts del 01/07/1973, Italia- Messico 2-1 del 07/09/1975 e Italia-Portogallo 3-0 del 18/10/2000).

Lo stadio della Favorita, dunque, ritorna ad ospitare, dopo tantissimi anni, una partita di calcio femminile. Ma tra le sfide giocatasi nel “Comunale” del capoluogo siculo, quella che certamente sarà rimasta più impressa nella mente dei palermitani è datata 17 febbraio 1968 perché a dirigerla c’era un arbitro d’eccezione: Franco Franchi.

Quel giorno scesero in campo le squadre “Speron di Ferro”, formata da studentesse dell’ISEF (che corrispondeva all’attuale facoltà di Scienze Motorie), e “Stella del Mare” (composta da ragazze che frequentavano l’Università di Palermo) per raccogliere fondi in favore degli studenti universitari della zona colpita dal terremoto del Belice. Il comitato organizzatore, formato dai membri del Supremo Ordine Goliardico dell’Università, per attirare più persone sugli spalti decise di affidare il fischietto, per l’appunto, al mitico Franco Franchi. Il noto comico palermitano (protagonista di numerosi film insieme a Ciccio Ingrassia), munito di ombrello, diresse l’incontro in maniera “allegra”, dispensando punizioni e rigori a destra e a manca per “pilotare” il risultato verso il pareggio. Nessuno scandalo per carità, perché piuttosto che di una partita si trattava quasi di uno spettacolo in quanto l’obiettivo era quello di allietare il pubblico accorso sugli spalti.

Pina Arculeo, una delle ventidue ragazze scese in campo, ancora oggi ricorda nitidamente quella giornata di febbraio: “Quel giorno piovve tanto ed avevamo le magliette inzuppate d’acqua. Fu qualcosa di indescrivibile giocare in uno stadio così grande come quello della Favorita e davanti ad un pubblico tanto numeroso. Ricordo la straripante simpatia di Franco Franchi. Il terreno era pieno di fango ed era difficile e molto stancante giocare in quelle condizioni. Così ogni scusa era buona per dare un calcio di rigore e si proseguì così finché la partita non si concluse in parità. D’altronde le nostre non erano delle vere e proprie società di calcio femminile, il tutto fu un po’ improvvisato e chiaramente l’idea era quella di fare una sorta di spettacolo per raccogliere soldi in favore dei terremotati. Comunque il successo ottenuto ci spinse ad allestire due squadre dell’ISEF e per tutto l’anno organizzammo delle partite in giro per la Sicilia. Io continuai a giocare a calcio fino al 1971 quando poi smisi per impegni lavorativi. Il mio ruolo era quello di ala sinistra ma all’occorrenza potevo ricoprire anche il ruolo di portiere.”

Si ringrazia Pina Arculeo per la documentazione fotografica messa a disposizione.

Per chi volesse approfondire l’argomento:

“Le pioniere del calcio. La storia di un gruppo di donne che sfidò il regime fascista” della Bradipolibri (Prefazione scritta dal CT della nazionale Milena Bertolini)

“Quando le ballerine danzavano col pallone. La storia del calcio femminile” della GEO Edizioni (Prefazione scritta dal Vice Presidente L.N.D. Delegato per il Calcio Femminile Sandro Morgana).

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