GLIEROIDELCALCIO.COM (Marco Moschini) – In via Carducci, il barbiere del paese aveva un’abitudine particolare per pulire il rasoio a mano dalla crema da barba alla menta: usava le schedine avanzate che impugnava in una mano mentre con l’altra rasava. E si parlava, oltre che di pettegolezzi di paese, della sua Inter che non decollava mai. Seduto comodo su quella vecchia poltrona di pelle marrone mi usciva sempre un sorriso divertito quando vedevo spuntare dalla mano le schedine della Sisal.
La mia squadra del cuore non ha mai fatto la serie A e neppure la serie B. Potete dunque immaginare cosa provavo le poche volte che la partita della mia squadra veniva infilata nella schedina del Totocalcio. Non c’erano gli iPhone e la Pay Tv era agli inizi. Si portava ancora la radiolina al campo per tenersi aggiornati sulle partite della massima serie. Quanto avevamo desiderato sentire pronunciare da Gian Piero Galeazzi, a “90° minuto”, il segno “1” di Fiorenzuola-Varese. Perché la prima volta in schedina non si scorda mai. Tutta Italia lo ascoltò. C’era il carnevale della Zobia in centro, ma il vero evento era la partita contro il Varese. Segna il centravanti Stefano Pompini il gol che basta per conquistare il segno “1”.
Pompini due anni dopo lascia Fiorenzuola, e abbandona la serie C agganciata a 28 anni perché il contratto a tanti zeri proposto dalla Casalese in Interregionale è davvero irrinunciabile. Ma il “Bomber di Noceto”, così lo chiamavamo noi tifosi, aveva numeri e carte in regola per fare il calciatore di mestiere e difatti dopo un paio di anni torna nel professionismo per vestire le maglie di nobili club quali Ascoli e Rimini. La serie C1 arriva in Val d’Arda due anni dopo. Bramavamo un centravanti alla Pompini. Iorio, Cinello, Pistella, sul taccuino della spesa della società del presidente Villa: c’erano scritti tanti nomi “grossi”. Putelli si era infortunato a alla fine arriva l’x milanista “Lupetto” Mannari. Un passo indietro. È il 7 novembre del 1993. E il Fiorenzuola fa visita alla Triestina con il pullman mentre nelle ricevitorie compare nel concorso 13 della schedina del Totocalcio. Le gambe degli uomini di Veneri non tremano. Non era la prima volta in uno stadio mundial dopo le giornate di gloria vissute all’Olimpico di Roma in Coppa Italia e al Dall’Ara di Bologna in Campionato. Non siamo gli unici della serie C inseriti dalla Sisal. C’è un Massese-Carpi da bassa classifica, un Novara-Tempio e giù al sud un Catanzaro-Akragas. Ma tutti gli occhi sono puntati su di noi per quanto concerne le partite della parte bassa della schedina. Al “Nereo Rocco” segnano gli alabardati dopo pochi minuti con Danelutti. Ma i rossoneri non si demoralizzano, giocano un calcio a uomo pratico ed efficace. Contano tra le proprie fila il trequartista Sgrò prossimo al trasferimento in serie A all’Atalanta, e il duttile Fabio Paratici. I minuti passano e il Fiorenzuola insiste. Trapella, un numero 8 dal sinistro micidiale pareggia il conto poi è il capitano Rocco Crippa a ribaltare il risultato. Aspetto curioso: entrambi i marcatori di giornata erano in campo in quel Fiorenzuola-Varese del marzo del 1992. E in serie A che succede? Il risultato “anomalo” del Fiorenzuola non è il solo di giornata. Il Cagliari sta vincendo al Marassi contro la Sampdoria. Il Genoa sta bombardando la porta dell’Udinese (0-4), mentre il derby della Madonnina Inter-Milan volge verso la sponda rossonera, al San Paolo la Lazio è avanti sul Napoli. Alla fine saranno ben 5 le vittorie esterne in quella “pazza” schedina senza serie B. Il Fiorenzuola nel frattempo ha fatto rientro in Val d’Arda, mentre i sogni di tanti italiani non si sono fermati e corrono lungo la via Emilia, verso la vicina Parma. Al Tardini c’è il posticipo serale della diretta Tele Più. Il match clou Parma-Juventus sembra incanalato sullo zero a zero quando al 83′, in brevissimi 4 minuti, gli specialisti del calcio da fermo Zola e Brolin materializzano la vincita record di tutti i tempi: più di cinque miliardi e duecento milioni di vecchie lire a ciascuno dei tre fortunati (e sconosciuti) possessori del “tredici” del Totocalcio.
Quando ripenso a quel 7 di novembre del 1993 mi chiedo se almeno uno di quei tre vincitori è diventato tifoso della squadra del mio paese. In fondo è anche merito del miracolo di provincia Fiorenzuola, di quella pazzesca vittoria di Trieste, se a qualcuno la vita è cambiata totalmente.
Geometra nella vita, appassionato di calcio minore e tifoso nel tempo libero e alla domenica. Cura un blog dedicato al Fiorenzuola Calcio e a tutto quello che vi gravita attorno (passato, presente, etc.): fiorenzuola1922.blogspot.com