GLIEROIDELCALCIO.COM (Loris Davide Fiore) – Vi racconto una parte estremamente interessante di quello che sarà approfondito nel mio ultimo documentario realizzato insieme ad Hervè Bricca per la “Fischio d’inizio produzione s.a.s.”.
Lord Arthur Kinnaird, detentore del record ancora imbattuto di nove presenze in finale della F.A. Cup e il più longevo Presidente in carica nella storia della Football Association disse: “Credo che tutte le persone dalla mentalità giusta abbiano buone ragioni per ringraziare Dio per i grandi progressi di questo popolare gioco nazionale!” Sono sicuro che lui, una delle grandi figure cristiane della tarda era vittoriana volesse dire che il foot-ball era stato diffuso proprio da gruppi cristiani anglicani e protestanti. Quale migliore occasione per predicare il vangelo se non invitando i fedeli dopo la messa a praticare o anche solo a vedere uno sport come il foot-ball dove poter far partecipare famiglie di tutti i ceti? Ebbene alla luce di ricerche ancora più approfondite questa atmosfera cristiana iniziava precedentemente in Scozia grazie al filantropo John Hope che nel 1824 ad Edimburgo col suo Foot-ball Club da convinto pastore cristiano ha contribuito ad espandere lo sport dapprima nelle università del Regno Unito e poi ad espanderlo in Italia e all’estero. Fu lui a redigere le prime regole scritte, prima ancora di quello che diventerà ufficialmente a Londra alla Freemason’s Tavern di Great Queen Street il 26 ottobre 1863 il gioco della Football Association al quale pian piano si affiliarono in modo universale tutti i paesi del mondo.
Ne hanno parlato in modo approfondito due storici dello sport John Hutchinson e Andy Mitchell, quest’ultimo l’ho incontrato recentemente ad Edimburgo, nel loro “The World’s First Football Club (1824): John Hope and the Edinburgh footballers: a story of sport, education and philanthropy”, da dove si evince che ad Edimburgo ci sia una tradizione sorprendentemente datata, 1672 la prima immagine di calcio giocato in Scozia (Archibald Flint):
In Italia, come in terra d’Albione, c’è stata una coppia di predicatori cristiani a preparare l’ambiente affinché i primi pionieri si potessero conoscere e propagandare il foot-ball. Si tratta di una coppia protestante, lei francese, Elisa Courtial e lui tedesco, Enrico Schalck. Elise Courtial nacque a Saint Etienne (Francia) il 5 luglio 1851 da un’antica famiglia ugonotta ed aveva ricevuto un’austera educazione religiosa. A Nottingham Elise lavorava all’Unione Cristiana delle Giovani, come segretaria e dirigente, e si dedicava anche al lavoro cristiano-sociale, con classi bibliche per operai, nutrendo la sua anima con la lettura quotidiana della Bibbia. Qui conobbe il confratello Enrico Schalck classe 1852 di Korback (Germania) con il quale, nel 1883, si sposarono.
Elisa Courtial
Nel 1884 Edoardo Bosio, discendente dello svizzero Giacomo Bosio che nel 1845 fondò il primo birrificio d’Italia con sede nella centrale via della Consolata a Torino, viene mandato dagli zii Augusto e Pietro dalla Manifattura F.lli Bosio di Sant’Ambrogio di Torino a Nottingham a migliorare la conoscenza degli impianti tessili presso la ditta Thomas Adams.
Ecco che Edoardo sino al 1887, anno in cui ritornò a Torino, ha avuto la possibilità di conoscere vari colleghi che in un primo tempo porterà con lui: si tratta di George Beaton il primo portiere dei granata, Edward Dickinson Dobbie dentista, Tom Gordon Savage ma anche Herbert Kilpin che lo raggiungerà nel 1891, ed Enrico Schalck che andrà a Torino a lavorare in una filiale dell’azienda e anni dopo ne sarà Presidente e Amministratore delegato della Manifattura Guipures, Pizzi, Tulli ed affini già Enrico Schalck & C. Sede, Via Bardonecchia 36, trasferendosi con Elise Courtial nel 1888.
Fra il 1893 e il 1894 Elise Schack volle fare qualcosa per le giovani del nuovo paese in cui si trovava a soggiornare e vivere e volle, prima di organizzare l’Unione, prepararla spiritualmente, invitando a casa sua un gruppo di giovani per studiare le Sacre Scritture e fortificarsi nella preghiera. L’Unione cristiana delle giovani, sezione italiana della Young women’s Christian association, è nata, nel salotto di una casa borghese, il 2 novembre del 1894. Le riunioni di Elisa Schalck ed Elisa Meynier, entrambi protestanti di origine francese, riuscirono insieme a far vivere anche in Italia l’esperienza dell’associazione fondata in Gran Bretagna nel 1855 da Lady Mary Jane Kinnaird che aveva iniziato a creare delle case famiglia dove ospitare le crocerossine della guerra di Crimea.
Pian piano sorgeranno altre sedi a Genova e Milano, la filantropia sarà estesa in molte altre città dove combinazione altri cristiani non cattolici saranno coinvolti alla creazione di altre squadre di foot-ball.
Da notare come nel consiglio della casa famiglia c’è un certo Franz Josef Schoenbrod che diventerà il vicepresidente del F.C. Torinese nel 1894, e poi il presidente del F.C. Torino nel 1906. Berta sua madre è la zia di Enrico Schalck ed anche il primo dei due veri benefattori e sponsor della futura società granata rimasti sempre in ombra: Louis Maurice Bonnefon Craponne figlio di francesi valdesi trasferitisi in Piemonte che fonda nel 1901 la ditta tessile “B. Craponne e Viganò” con stabilimenti a Torino e dintorni e titolare di una casa bancaria e finanziaria imprenditore e dirigente pubblico, francese naturalizzato italiano, primo presidente di Confindustria, all’epoca nota come Lega industriale e poi Confederazione Italiana dell’Industria. L’altro era Amedeo Talmon, parente acquisito di Lorenza Prochet sorella di Matteo Prochet pastore valdese, per trentacinque anni presidente del Comitato di Evangelizzazione della Chiesa Valdese e che ricoprì la carica di Gran Maestro della massoneria in Italia, avendo strette relazioni con i massoni statunitensi e insignito del titolo di commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia nel 1893.
Amedeo Talmone, figlio di Michele dell’omonima fabbrica di Cioccolato, per le sue caratteristiche di studioso ed eccellente latinista, divenne il rappresentante della fabbrica e viene inviato ad imparare l’inglese in Inghilterra. Lo stile di vita britannico lo conquista, così come lo sport e il football in particolare. Delle squadre torinesi diventa uno dei primi tifosi e fondatore del F.C. Torino nel 1906 dove fa confluire parte dei risparmi di famiglia.
Solo nel 1958-59 il cognome Talmone tornerà in auge sulle maglie della compagine ormai granata e purtroppo lo sponsor non avrà la fortuna delle origini…
Torino ha avuto tra i suoi pionieri quindi acattolici che frequentavano i circoli svizzeri insieme ai reali di Casa Savoia anche per rinsaldare l’apertura ai gruppi religiosi del 17 febbraio 1848 da parte del re Carlo Alberto di Savoia. Nella gelida sera del 3 dicembre 1906, presso la birreria Voigt oggi bar Norman, in via Pietro Micca di proprieta’ della famiglia Fiorina, intorno alla mezzanotte venne costituito il direttivo della società: presidente Hans Schoenbrod, vicepresidente Dick, segretario Streule, tesoriere Kuster; i consiglieri furono Mazzia, Muetzell e Ferrari-Orsi e i revisori Pletscher, Valvassori, e Debernardi dei 64 soci però che susseguentemente fecero parte della società i primi grandi sponsor, sinora rimasti in ombra erano il francese Craponne, il pinerolese Talmone e promotore lo svizzero Alfred Dick, dirigente dapprima e presidente della Juventus e poi fondatore del Torino… tutti cristiani acattolici.