Calcio Mercato racconta la storia di Fyodor Cherenkov, talento del calcio russo. Ecco uno stralcio.
[…] E’ il 20 marzo 1984. La squadra dello Spartak Mosca è a Tbilisi, in Georgia, dove il giorno successivo dovrà affrontare i belgi dell’Anderlecht nella partita di ritorno dei quarti di finale di Coppa UEFA. […] Fyodor Cherenkov scaraventa lontano il suo piatto di minestra e inizia ad urlare. “Ci vogliono avvelenare tutti ! Non toccate questo cibo !”
[…] Pare addirittura che la sera stessa Cherenkov tenti addirittura il suicidio lanciandosi da una finestra dell’albergo che ospitava la squadra.
[…] Fyodor Cherenkov nasce a Mosca il 25 luglio del 1959.
E’ tifosissimo dello Spartak Mosca dal giorno stesso in cui, accompagnato dal padre, entra al Lužniki per assistere alla sua prima partita di calcio. Da quel giorno si racconta che il giovane Fyodor avesse un solo grande obiettivo: giocare per lo Spartak, la squadra del popolo di cui si era perdutamente innamorato.
[…] L’11 giugno del 1978 fa il suo esordio ufficiale con il suo amato Spartak entrando ad un quarto d’ora dalla fine. Non ha ancora compiuto diciotto anni.
[…] Nel 1979, nel primo campionato da titolare di Cherenkov, lo Spartak trionfa in campionato. La chiamata in Nazionale è solo questione di mesi.
Il 15 giugno del 1980, quando non ha ancora compiuto ventuno anni, Cherenkov indossa la maglia numero 10 della sua Nazionale. Si gioca al Maracanà. Di fronte il Brasile nella partita organizzata per festeggiare il trentennale dalla inaugurazione dello stadio.
Nel Brasile in campo ci sono calciatori del valore di Zico, Socrates, Junior, Edinho e Cerezo.
Ma a prendere la scena sarà proprio lui, il ragazzino insicuro e con la bassa autostima di qualche anno prima.
[…] L’anno dopo come detto sarà quello dove arriveranno i primi gravi segnali dei suoi problemi mentali che si ripresenteranno a scadenze regolari per tutto il resto della sua carriera. Dopo quel giorno di marzo a Tbilisi Cherenkov verrà ricoverato in un centro per malattie mentali. Tornerà in attività solo a giugno.
[…] Si avvicinano i Mondiali del Messico del 1986.
Nei primi mesi di quell’anno la Nazionale sovietica si trasferisce in Messico per uno stage. L’obiettivo è prendere confidenza con l’altura nei luoghi dove si disputerà il Mondiale. Durante il soggiorno in Messico Cherenkov ha una nuova, terribile crisi.
Rientra in URSS, si cura e pare pronto per rientrare nell’undici titolare.
Eduard Malofeyev stravede per lui.
Lo aspetta con pazienza e non vede l’ora di reinserirlo in squadra quando a poche settimane dall’inizio del Mondiale viene sorprendentemente rimosso dall’incarico … a favore del colonnello Valerij Lobanovskyj !!!
Anche stavolta Cherenkov non farà parte dei ventidue convocati dell’URSS.
In Patria però continuerà imperterrito a dimostrare il suo valore.
Vai all’articolo originale
(CALCIOMERCATO.COM di Remo Gandolfi)