Il bianco e il celeste, in onore della Grecia e dei giochi olimpici, mentre l’aquila rappresenta un simbolo di forza e autorità, nonché un retaggio di Roma imperiale. Questi sono i simboli che hanno sempre caratterizzato i gagliardetti della Lazio.
Gagliardetto Lazio del 1956
Lazio anni ’60
1962
Nel dettaglio, nel 1956 venivano utilizzati gagliardetti a righe verticali bianche e celesti, con la denominazione S.S. Lazio con il ricamo dell’annata.
1968
Nel 1960 la Lazio utilizzava un gagliardetto di colorazione celeste con bordi bianchi e l’iscrizione dell’annata, mentre negli anni successivi viene aggiunta anche l’aquila.
Anni ’70
Tale tradizione è confermata nel 1970 con un gagliardetto che presentava lo stemma di un’aquila che poggiava gli artigli su uno scudo palato biancoceleste con al capo la scritta S.S. Lazio.
1974
1975
Lazio 1976
Dal 1972 al 1976 i gagliardetti laziali mantengono similari lineamenti con piccole revisioni allo stemma come, per esempio, nel 1972 e nel 1974 quando sullo scudo viene aggiunto il disegno di un pallone.
Gagliardetto 1979
Anni ’80
Nel 1979, a seguito della “rivoluzione” grafica prodotta dalla geniale matita del Maestro Piero Gratton, la Lazio utilizza un’aquila stilizzata.
1982
1987
1996-1997
I gagliardetti cambiarono ancora nel 1982. In quest’annata, per volere del Presidente Casoni, si passò, invece, a una nuova versione dell’aquila stilizzata molto apprezzata dalla tifoseria biancoceleste.
1997-1998
1998-1999
1999-2000
Negli anni duemila si ritorna al gagliardetto con l’aquila ad ali spiegate poggiata su uno scudo celeste al palo di bianco a tutt’oggi utilizzato.
2000-2001
2001-2002
2003-2004
2015-2016
Per le competizioni internazionali la Lazio da alcuni anni utilizza una versione dal gagliardetto usato in campionato. La differenza, tuttavia, è che, oltre all’aquila laziale, compare anche lo stemma della squadra avversaria.
Originario di Ariccia, nel bel mezzo dei Castelli Romani. Impegnato nel mantenere viva la memoria del calcio studiandone “i colori” che lo contraddistinguono. Studioso di Araldica. Tra i più grandi collezionisti al mondo di gagliardetti. Un sito, www.pennantsmuseum.com , per condividere con i calciofili, italiani ed esteri, il fascino intramontabile dei gagliardetti.