L’Ascoli e la sua antesignana Del Duca Ascoli, club attivo nel periodo compreso tra il 1955 ed il 1972, hanno adottato nei loro gagliardetti, oltre ai colori bianco e nero, lo stemma della città marchigiana. Una costruzione turrita in campo rosso rappresentativa del comune di Ascoli. Oltre a questo abbinamento, a partire dagli anni 80, sul gagliardetto dell’Ascoli, come sulla divisa da gioco, viene riportato il Picchio. Era l’animale simbolo venerato dalle antiche popolazioni Picene. Parimenti, nello stesso periodo, i marchigiani utilizzavano anche un’altro tipo di gagliardetto. In questo era presente sulla sinistra l’effige del comune in campo rosso nonché delle strisce verticali bianconere sulla destra.
Il gagliardetto dell’Ascoli negli anni ’70
Ascoli anni ’80
Alla fine degli anni Novanta, invece, il gagliardetto torna a riportare lo stemma ovale che già caratterizzava gli stendardi in uso negli anni ‘70. Nel 2014, a seguito della scomparsa dell’Ascoli Calcio, la nuova proprietà decide di adottare sui gagliardetti, oltre alla nuova denominazione Ascoli Picchio, sia lo stemma civico ascolano che un Picchio stilizzato. Alcune curiosità sui gagliardetti ascolani: la rimozione degli anelli olimpici dallo stemma, avvenuta alla fine degli anni Novanta, è dovuta al divieto di utilizzo di tale simbolo da parte del CIO. Inoltre, nello stemma dell’Ascoli Picchio in uso tra il 2014 ed il 2018, c’era un simbolo similare a una lettera B riconducibile all’inziale del cognome del Presidente dell’epoca Francesco Bellini.