La Penna degli Altri

Gds – Riva: “Vi racconto il mio gol alla Jugoslavia”

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La Gazzetta dello Sport pubblica oggi una bellissima intervista a Rombo di Tuono Gigi Riva, cinquantré anni dopo il trionfo Azzurro nell’Europeo.

Riva è un esempio e un punto di riferimento sia per i tifosi del Cagliari ma anche per chi ama la Nazionale, oltre a essere il miglior marcatore della storia azzurra.

Di seguito un estratto.

[…] 10 giugno 1968, finale dell’Europeo, in campo con l’amico Tarcisio Burgnich, un altro pezzo di vita condivisa che se n’è andato, una morte che ieri gli ha riempito gli occhi di tristezza. E c’era così tanto, quel giorno, che segnò dopo 12′ alla Jugoslavia: un po’ della sua prepotenza e in quel caso soprattutto furbizia, rapidità, il gol dell’1-0 che spezzò le gambe degli slavi e fece volare quelle degli azzurri.

[…] La fortuna, nel 1968, fu ripetere la finale con la Jugoslavia: Italia trasformata rispetto all’1-1 di due giorni prima, trionfo. Il primo ricordo che ha davanti agli occhi, o in testa?

«La festa in campo e la mia festa personale, più tardi: in giro per Roma tutta la notte e poi, era già l’alba, andai direttamente in aeroporto per ripartire. All’inizio eravamo in tre o quattro, ma un bel pezzo di notte la feci per conto mio: era la mia prima grande vittoria, fra l’altro internazionale, e sentivo quasi il bisogno di stare da solo. Me la godevo di più […] Stadio meraviglioso, tifosi meravigliosi: ricordo una spinta fantastica».

Dei 35 gol in 42 partite che fanno di lei ancora oggi il miglior marcatore della storia della Nazionale, quello contro la Jugoslavia è forse quello che viene ricordato di più. Lei come lo ricorda?

«Una palla calciata da Domenghini, un rimpallo, il pensiero di essere in fuorigioco, l’attenzione ad evitarlo. E poi ho tirato pensando solo a come angolare: mi è venuta una buona angolazione» […]

la Gazzetta dello Sport di Andrea Elefante

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