La Penna degli Altri

Giacomo Cipriani, quando il gol è una bellezza

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MEDIAPOLITIKA.COM (Marco Milan) – […] Giacomo Cipriani è un bolognese purosangue, nato il 28 ottobre 1980 nel capoluogo emiliano, alto 1 metro e 90 per 90 chili di muscoli […] inizia a giocare a pallone, si allena, corre, suda e mette su altri muscoli, oltre ad affinare tecnica e movimenti; con quella stazza non può che fare il centravanti ed è un attaccante bello da vedere in tutti i sensi, elegante nonostante il fisico da granatiere, bravo a proteggere palla spalle alla porte, ottimo fiuto del gol. Entrato a far parte del settore giovanile del Bologna a neanche 10 anni nel 1989, di Cipriani parlano benissimo tutti gli allenatori: “Se tiene la testa a posto diventerà il centravanti della Nazionale” […] La grande occasione arriva a 19 anni nell’ottobre del 1999 quando il Bologna gioca la gara di ritorno del primo turno di Coppa Uefa contro lo Zenit San Pietroburgo allo stadio Dall’Ara; […] il giovane attaccante incanta lo stadio con una rete da cineteca al 75′ quando da trenta metri lascia partire un bolide di destro che si insacca esattamente all’incrocio dei pali, facendo rimanere di stucco anche i compagni.

[…] Cipriani esordisce in serie A il 9 dicembre 1999 nella sconfitta del Bologna in casa del Perugia, poi nella sessione invernale di calciomercato viene prestato al Lecce, sempre in serie A, dove gioca 8 spezzoni di partita e funge da riserva alla coppia di attaccanti dei pugliesi, Lucarelli e Sesa. Nell’estate del 2000 il Bologna lo riporta a casa[…] la Juve acquista il 50% del calciatore che resta però a Bologna per la stagione 2000-2001. Il tecnico dei felsinei è Francesco Guidolin che inizialmente ha più di una frizione con Cipriani a cui in attacco, oltre a Signori, preferisce l’argentino Julio Ricardo Cruz, appena acquistato dal Feyenoord. “Mister, perchè non gioco mai?”, si lamenta il centravanti bolognese con l’allenatore che però gli risponde di stare tranquillo e che il suo momento arriverà presto.

E il momento arriva, inaspettato forse più del corteggiamento della Juventus. E’ il 17 febbraio 2001, sabato sera, quando a San Siro si gioca Milan-Bologna, […] Giacomo Cipriani che in una fredda sera milanese di febbraio scrive la pagina più importante della sua carriera.

A marcare l’attaccante bolognese è Paolo Maldini[…] che verso la fine del primo tempo non riesce a contenere un suo scatto nel breve, lo cintura e lo mette giù: rigore. Sul dischetto va Maresca che si fa però parare il tiro da Abbiati, il risultato rimane sul 2-0 ed il lavoro di Cipriani sembra rimanere inutile. Ma nel secondo tempo la punta emiliana si scatena: prima sguscia ancora via alla guardia dei difensori, si gira con estrema rapidità e con una botta secca di destro fulmina Abbiati e riapre la partita; poi con un imperioso stacco di testa che mette Maldini in ginocchio, incorna la palla all’incrocio dei pali e porta il Bologna in parità. […] la favola continua perchè trascorrono appena una manciata di istanti che il Bologna fa ancora malissimo in contropiede: Locatelli si eleva altissimo spalle alla porta e si produce in una perfetta sponda per Cipriani che protegge palla e la appoggia all’indietro per l’accorrente Signori che la spara in porta per il clamoroso 2-3. Peccato che il Milan pareggi in pieno recupero con una zampata del difensore Sala, ma la domenica mattina su tutti i giornali campeggia il nome di Giacomo Cipriani, il bello del Bologna che ha incantato e spaventato San Siro.

Che questa serata sia il canto del cigno della sua carriera, Cipriani, bontà sua, non può naturalmente saperlo. Eppure da quel Milan-Bologna in cui tutta l’Italia calcistica si accorge di quel ragazzone bravo e un po’ timido, inizia un calvario senza fine che minerà l’ascesa di un attaccante che da predestinato diventerà presto sfortunato. Nel campionato 2000-2001, Cipriani segnerà altre tre reti, poi comincerà ad avvertire fastidio ad un ginocchio, fino all’inevitabile operazione nell’estate del 2001 che gli fa saltare tutta la prima parte della stagione 2001-2002. […] il ginocchio non riesce a tornare al livello dell’altro ed il calciatore è costretto a guardare l’intera annata da casa senza mai mettere piede in campo. […]  Il rientro arriva solamente nella primavera del 2003 e, ironia della sorte, il ritorno in campo in serie A avviene proprio a San Siro contro il Milan il 17 maggio 2003, penultima gara di campionato. […] Per la stagione 2003-2004 passa in prestito al Piacenza in serie B dove le cose sembrano aggiustarsi: il tecnico Cagni gli dà spazio e fiducia, affiancandolo ad un altro centravanti come Luigi Beghetto; Cipriani va in gol 3 volte, gioca bene, tanto che a gennaio alla porta piacentina bussa la Sampdoria che chiede l’ex bolognese in prestito per fungere da alternativa a Fabio Bazzani, centrattacco blucerchiato. Di nuovo serie A, Cipriani si trova bene a Genova[…] L’esperienza semestrale alla Sampdoria si conclude con 18 presenze e 2 reti, […] Il campionato 2004-2005 è un disastro per i rossoblu che dopo una buona partenza crollano da febbraio in poi e retrocedono in serie B al termine dello spareggio contro il Parma. Cipriani resta in Emilia anche in serie B, segna qualche gol ma torna a combattere con le ginocchia: altri dolori, altri guai, altre operazioni. La continuità resta una chimera, […]

Il treno è passato ormai, Cipriani lo sa, giocare in serie A è impossibile per lui che continua a vivere con dolori perenni alle ginocchia che non gli permettono di scendere in campo con costanza e di allenarsi come vorrebbe. […]

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