Nella giornata odierna, TUTTOSPORT ricorda il lavoro del Presidentissimo onorario, Giampiero Boniperti, della Juventus, di cui è stato una bandiera prima come calciatore e poi come dirigente. Un ruolo che sapeva fare alla grande e che manca nel calcio odierno: quella ricerca di giovani italiani e senza quella paura di rischiare.
Da Scirea, passando per Cabrini, fino al colpo Platini
[…] Giampiero Boniperti sapeva fare mercato. Fiuto per i giovani talenti, segnalati da una fitta rete di osservatori. E poi grandi rapporti con tutti i presidenti delle cosiddette provinciali, come Achille Bortolotti dell’Atalanta che, fra gli altri consegnò all’amico Giampiero giocatori come Gaetano Scirea o Antonio Cabrini. Boniperti organizzava il mercato in modo scientifico, con contatti capillari in tutta Italia. Stranieri, d’altronde, ne ha potuti prendere poche vietati fino al 1980, quando ne venne concesso uno solo (e Boniperti azzeccò il geniale Liam Brady, uomo chiave per i successivi due scudetti), aumentati a due nel 1982 quando Boniperti mise a segno l’accoppiata Boniek-Platini […]
Poi il famoso scambio Anastasi-Boninsegna con l’Inter
[…] Nel 1976 poi la grande intuizione: Anastasi all’Inter in cambio di Boninsegna, che è più vecchio e molti dicono sia finito. Risultato: la Juventus vince lo scudetto con il record di punti (51 su 60) e la Coppa Uefa, anche grazie ai suoi gol […]
(TUTTOSPORT di Guido Vaciago)
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