Gianluigi Lentini, ha rilasciato una intervista al posticipo.it, di seguito alcuni estratti:
[…] Io non volevo assolutamente lasciare il Torino, infatti ho aspettato l’ultima ora dell’ultimo giorno di mercato per decidere. Sarei voluto rimanere dove ero, a Torino stavo bene: la società e la squadra mi avevano dato tanto […] Mondonico sapeva tirare fuori il meglio dai propri giocatori, sapeva spronarci e ci lasciava anche sfogare a volte. Per me è stato il top come allenatore.
C’è del rammarico per quella finale di Coppa Uefa contro l’Ajax nel 1992…
[…] quella è stata la ma delusione calcistica più grande in assoluto: mi è rimasta dentro più di ogni altra sconfitta. Negli anni successivi ho perso anche altre volte, ma quella sconfitta brucia ancora […] il Toro non è mai stato abituato ad arrivare così in alto a livello europeo: abbiamo sfiorato qualcosa di storico, vincere la Coppa sarebbe stato favoloso.
Poi il Milan…
[…] un’opportunità affascinante perché quello che aveva il Milan all’epoca non ce lo aveva nessun altro in Italia e forse neanche nel mondo: era una squadra top, un calciatore doveva pensare solo a giocare a calcio e per tutto il resto c’era tutta un’organizzazione che ti seguiva […] la mia prima stagione al Milan è stata ottima, i problemi sono sorti dopo l’incidente. […]
[…] Dal punto di vista professionale è cambiato tutto: è inutile negarlo. Però è successo per colpa mia perché ho mollato: avevo fatto tanta fatica per arrivare al top. Dopo l’incidente ho dovuto ricominciare da capo e non sono stato pronto per farlo, forse non me la sentivo più.
[…] Il mio primo anno con Capello è stato ottimo: credeva molto in me e mi faceva sempre giocare. Il Milan mi ha acquistato perché lui mi aveva voluto a tutti i costi. Il rapporto si è deteriorato dopo l’incidente per colpa mia […] Capello però non aveva tempo di aspettarmi
[…] Il Torino è stato tutto per me: è stata la squadra con cui sono cresciuto fin dai primi calci al pallone, quella che mi ha fatto esordire in Serie A e con cui mi sono consacrato come di livello assoluto. Se penso al mio calcio penso al Toro […]
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