La storia del presidente Giorgio Taddei, imprenditore ternano che guidò il Fere negli anni più belli. Ecco uno stralcio.
[…] La tradizione era che l’imprenditore più di successo del territorio diventasse pure presidente della società calcistica. Era capitato prima a Fernando Creonti, che era torinese ma lavorava a Terni e poi, quasi in successione, pure a Giorgio Taddei. Rispetto al suo predecessore però Taddei aveva una caratteristica importante: era ternano purosangue. […] Negli anni Sessanta la situazione societaria della Ternana era di quanto più altalenante, fino a rivedere persino la Serie D. C’era stato un ritorno di fiamma con Creonti. Ma Taddei era già entrato in società e non poté fare a meno di diventarne presidente: era il 1971. Quello fu il periodo migliore della società rossoverde, che riuscì ad inanellare ben due promozioni in serie A, le uniche della sua quasi centenaria storia.
[…] La seconda retrocessione favorì l’allontanamento di Taddei dalla Ternana. […] Era rimasto ai margini ma venne richiamato, contro la sua volontà, per altri tre anni, dall’’83 all’’86. Erano altri tempi. Il suo carisma rimase inalterato al punto che quando la Ternana se la comprò Luigi Agarini, Taddei venne richiamato nel Consiglio di Amministrazione e gli venne affidato il Settore Giovanile.
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(CALCIOFERE.IT di Marcello Guerrieri)