Interessante articolo de la Repubblica Palermo sui racconti del periodo siciliano di Zeman. Ecco un estratto.
[…] “Quella non è una squadra di calcio ma di marziani che corrono dietro ad un pallone senza fermarsi mai”. Non proprio un complimento. Il povero Tom Rosati, che avrebbe poi portato il Palermo in B, si disperava, incredulo. Era il 30 gennaio del 1985, Coppa Italia Serie C, sedicesimi di finale. All’andata, a Licata, due settimane prima, l’allenatore aveva deciso di schierare le riserve rosanero. Un errore di valutazione che portò alla disfatta. Zeman fece il botto: 4-1.
[…] Tebaldo Bigliardi, due scudetti, una Coppa Italia e una Uefa con il Napoli di Maradona, vive in Sicilia, a Capo Tindari nel messinese, sei mesi all’anno, curando la sua piccola tenuta con attività turistica e l’azienda che produce olio biologico. “Eravamo in ritiro a Pergusa con la Primavera. Arrivai per ultimo. Neppure mi guardò: “Fai tre giri di pista”. Mi accorsi dopo della trappola. Ci si allenava nell’autodromo, faceva un caldo infernale, ogni giro misurava cinque km. Dopo il primo avevo miraggi, le bolle ai piedi correndo sull’asfalto, il fiatone. In prestito dalla prima squadra, un modo come un altro per mettermi sull’attenti: non montarti la testa, bisogna pedalare”. “Con Zeman, è stato il più bel periodo della mia vita, mi faceva soffrire ma non ho avuto mai problemi. Sul pullman per le trasferte gli fregavo i soldi a scala quaranta. Perdeva sempre perché voleva chiudere in mano. Tutto o niente. Con le carte come in campo, la testa sempre a fare un gol in più degli altri”.
[…] Pietro Ruisi, centravanti della promozione in C1, appunto nell’85: “Giocavamo al Liotta, eravamo in vantaggio per 3-0 quando mi fece entrare. Con la mia esperienza cercavo di perdere tempo: mossa fatale. Dopo sette o otto minuti mi richiamò in panchina e, guarda caso, venne fuori un incredibile pareggio. Negli spogliatoi mi dettò il suo telegramma: “Colpa tua. Se invece di tenere palla attaccavi, avremmo vinto per 4-3. Quando allenavo il Messina, un giornale scrisse: Ruisi allievo di Zeman. Mi disse: Se vinci o pareggi conferma, altrimenti niente”.
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(REPUBBLICA.IT di Salvatore Geraci)