GLIEROIDELCALCIO.COM – Il patrimonio documentale a disposizione dei lettori de GliEroidelCalcio si amplia. Dopo l’inserimento nella nostra emeroteca de “La Stampa Sportiva”, grazie alla collaborazione con il CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche, e “La Storia del Calcio”, grazie alla collaborazione con la Marzotto Group, oggi mettiamo a disposizione di tutti un’altra pubblicazione:
“UNDICI RAGAZZI – La Triestina e Trieste nell’avventura del calcio alabardato”
di Dante di Ragogna, Pro Sport editore di Leo Bassi – 1985
“La vostra gloria, undici ragazzi, come un fiume d’amore orna Trieste … “, così Umberto Saba descriveva, in una delle sue poesie, il legame tra la città e la squadra, tra Trieste e la Triestina.
E proprio l’editore, Leo Bassi, spiega nell’editoriale del libro, come “L’obiettivo di questo volume è infatti quello di capire e di “spiegare”, attraverso le riflessioni derivate da trent’anni di giornalismo, il rapporto esistente fra Trieste e la Triestina, che della città è la massima espressione sportiva”.
Ci siamo messi in contatto con Leo Bassi, al secolo Leonardo Bassi, editore del libro e ora titolare della Leo Bassi Sport Management di Treviso, attiva nel marketing sportivo.
“Prima di tutto complimenti per il bel lavoro che svolgete”, ci dice Leo Bassi, “Io ho iniziato a guardare partite di calcio quando avevo 9 anni, nel vecchio stadio di Trieste intitolato al grande Pino Grezar. Il calcio di oggi è certamente diverso … Non sono più andato allo stadio a Trieste quando il presidente del tempo, il vignaiolo Fantinel, per non far vedere che lo stadio (quello nuovo, il Nereo Rocco) era semivuoto, riempì le tribune con spettatori finti, disegnati. Un cartellone teatrale. Chi l’avrebbe detto che a distanza di 20 anni si sarebbero riviste quelle scene …”.
Arriviamo poi a parlare del libro … “Venendo a Undici Ragazzi, fu un successo di vendite clamoroso, ma non inaspettato. Vendemmo tremila copie sotto la tribuna dello stadio (al tempo si poteva senza alcun problema) prima durante e soprattutto dopo un Triestina-Pescara 2 a 0 (doppietta di Cinello). Poi vendemmo tutto il resto, più di diecimila copie, sotto Natale. Il Presidente Raffaele De Riù, proprietario della pasta Fissan, ne comprò 5.000, per passione certo ma anche per ingraziarsi Dante di Ragogna, al tempo columnist della Triestina del giornale locale, Il Piccolo.
Per la stesura del libro avevo pensato in prima battuta a Paolo Condò, triestinissimo (si sente quando parla in tv) e ottima penna già da giovanissimo. A inizio carriera, Paolo scriveva pezzi sul foglio che si distribuiva allo stadio, quello che poi finiva sotto il “sedere” … Lui non se la sentì (“non ho nulla della Triestina di una volta…”), quindi mi rivolsi al Gianni Brera alabardato, Dante di Ragogna appunto. Fu una scelta ottima.
Del libro segnalo soprattutto il capitolo dedicato a Nereo Rocco, intriso di nostalgia, e un bellissimo pezzo finale sull’indole del triestino, applicata al calcio”.
Un gran bel libro, a partire dalla copertina, molto “avanti” per essere il 1985. All’interno un viaggio nel mondo alabardato denso di “esperienze”, aneddoti, episodi, curiosità e anche foto.
Ringraziamo Leo Bassi per la cortesia dimostrata nei nostri confronti, e per averci dato la possibilità di inserire nell’Emeroteca de GliEroidelCalcio questo splendido libro.