GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)
“Un giornale leggibile da tutti, e da capo a fondo; senza pretese ma battagliero e divertente, con articoli polemici e brillanti”
Quando qualche anno fa venni chiamato a compiere l’ultimo sforzo accademico, a venirmi in soccorso fu un giornale a dir poco iconico. Non un giornale qualunque, ma il più “longevo giornale sportivo del mondo”.
Il mio lavoro di tesi (al quale dedicherò un capitolo a parte), incentrato sullo studio del linguaggio giornalistico nelle cronache sportive degli anni ’80, necessitava di una fonte autorevole dalla quale attingere. Scelsi il Guerin Sportivo, rimanendo poeticamente rapito dalle sue penne e da quello stile tutto particolare, originale, innovativo.
Quella rivista nacque il 4 Gennaio del 1912, per volere di un gruppetto di uomini rimasti conquistati da alcune testate che si facevano largo nella vicina Francia. Giulio Corradino Corradini, Ermete Della Guardia, Mario Nicola, Nino Salvaneschi, Alfredo Cocchi e Giuseppe Ambrosini. Sei amici, sei visionari, sei intraprendenti giovani di inizio secolo che cercavano di dare lustro al nuovo giornalismo italiano.
Volevano creare qualcosa di diverso, qualcosa che potesse portare lo sport all’interno del contesto sociale. L’originalità partirà con il nome, scelto in onore de Il Guerrin Meschino, opera del trovatore Andrea Barberino; proseguirà con l’utilizzo della carta verde (da qui il soprannome “verdolino”) e con l’introduzione delle vignette di Carlin, quel Carlo Bergoglio dalla cui penna nasceranno molti loghi di squadre italiane.
Più di un secolo di storia e di cambiamenti, di nuovi direttori e di nuove linee editoriali. Gianni Brera forse la penna più famosa, ma anche Italo Cucci e Indro Montanelli, Rino Tommasi e Giorgio Tosatti.
Quel guerriero medievale, in tenuta ginnica e scarpette da atletica, continua ancora a lanciare la sua penna, nonostante un giornalismo sportivo diventato sempre meno originale.