La Penna degli Altri

17 Ottobre 1998: quando Gustavo Bartelt segnò una doppietta “fantasma”

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(ILFATTOQUOTIDIANO.IT di Andrea Romano – Foto ILROMANISTA)

Il Fatto Quotidiano racconta il 17 Ottobre del 1998, il giorno in cui Gustavo Bartelt decise una partita contro la capolista Fiorentina. Ecco uno stralcio.

[…] Un concetto che per i 60mila dell’Olimpico è diventato improvvisamente chiaro nel pomeriggio del 17 ottobre 1998. Una giornata anonima come tante che è passata alla storia come la domenica della doppietta alla Fiorentina di Gustavo Bartelt. E pazienza se, in realtà, l’argentino non ha mai segnato neanche un gol. L’importante è tramandare oralmente quel mito, perpetuare quella narrazione. In quella domenica color ghisa la Viola di Giovanni Trapattoni arriva a Roma da capolista.

[…] La Roma ha più occasioni della Fiorentina. La Fiorentina ha occasioni migliori della Roma. Fino al 32’, quando Padalino alza la testa e lancia la palla in avanti. Per quaranta metri. Batistuta si scrolla di dosso Wome, allunga il piede, mette dentro il pallone che vale lo 0-1. Tutto così semplice. Tutto così naturale. La Fiorentina inizia a dominare, a controllare la partita, a far rimbalzare la Roma contro un muro difensivo. Il secondo assomiglia molto a uno psicodramma. […] Così a 12’ dalla fine il Boemo richiama in panchina Delvecchio e spedisce in campo Gustavo Bartelt. […] Il suo ingresso con la Fiorentina ha le sembianze della classica mossa della disperazione. E invece Bartelt comincia a mettere a terra ogni pallone, a saltellare sulla sfera evitando tacchetti, superando gambe allungate in scivolata. All’89’ l’argentino cresciuto con il mito di Batistuta riceve la sfera nell’area di rigore della Fiorentina. È tutto defilato sulla destra, ha due difensori addosso. La palla sembra persa, Bartelt invece finta, tocca il pallone con la suola, finta ancora. Fino a mandare in cortocircuito Amoruso ed Heinrich. Poi mette in mezzo per Alenitchev che segna il gol del pareggio. Non passa neanche un minuto e Gustavo si ritrova di nuovo con il pallone fra i piedi in area di rigore. Il controllo è macchinoso, il tiro centrale. Solo che sulla respinta di Toldo si avventa Francesco Totti. È il gol del 2-1. È il gol che fa esplodere l’Olimpico. Bartelt, che a fine partita ha scambiato la maglia con il suo idolo Batistuta.

 

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