GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)
Quando arrivò un certo Roberto Baggio, la operosa Brescia si trovava nel decennio che l’avrebbe portata a festeggiare i 100 anni di storia. E ancora non sapeva che quel decennio sarebbe stato il più importante di sempre. Una storia iniziata il 17 Luglio del 1911, quando tre società (Victoria, Gimnasium e Unione Sportiva Bresciana) decisero di fondersi per dar vita al Foot Ball Club Brescia. Il calcio dei pionieri quello, fatto di palle di cuoio più o meno sferiche, campi quasi fangosi e gironi che dividevano l’Italia in due parti.
La prima grande soddisfazione, le Rondinelle la ebbero nel campionato 1928/29, quando riuscirono a conquistare il secondo posto dietro al Bologna, guadagnandosi il diritto di disputare il primo campionato di serie A a girone unico. Negli anni ’30, poi, saranno costretti a modificare il nome, passando verso un più italiano Associazione Calcio Brescia, che manterranno fino a metà degli anni ’70.
I decenni più belli, però, a cavallo del nuovo millennio; progetto calcistico di rara lungimiranza ed un vivaio vera fucina di talenti. Saranno Evaristo Beccalossi e Spillo Altobelli, quest’ultimo partito dal Latina, ad iniziare il periodo d’oro del calcio giovanile bresciano. Poi arriverà il turno di Pirlo, Baronio, Bonera, Corini, i gemelli Filippini etc. Nel 1994 anche un trofeo internazionale, con la Coppa Anglo Italiana vinta contro il Notts County (allenatore Lucescu e numero 10 Hagi), prima di arrivare ai mitici anni di Baggio, Guardiola, Toni, Hubner etc. Finale di Coppa Interrotto e vette di bellezza calcistica quasi mai più raggiunte.
Buon compleanno Rondinelle.