[…] Per il suo stile di corsa, che lo porta a muovere freneticamente le sue corte braccia lungo i fianchi, tanto da somigliare ad un soldato che marcia, si guadagna il soprannome di ‘Soldatino’, con il quale sarà universalmente conosciuto. […] “Me lo diede Roberto Baggio per il mio modo di correre, spalle strette e braccia distese lungo i fianchi. – rivelerà nel 2012 al ‘Guerin Sportivo’ – Un giorno, durante un allenamento, si volta verso di me e mi fa: ‘Sembri un soldatino’. Da lì è nato il nomignolo, al quale, lo dico con totale sincerità, sono molto affezionato”.
[…] Nato a Roma il 26 luglio 1966, Angelo Di Livio cresce nella capitale e inizia a giocare a calcio nella squadra del suo quartiere, la Polisportiva Bufalotta. […] A quindici anni entra nel Settore giovanile della Roma, la squadra dove gioca il suo mito calcistico, Bruno Conti. Fa tutta la trafila e quando arriva nella Primavera, allenata da Romeo Benetti, vince nel 1983 il Torneo di Viareggio e nel 1983/84 lo Scudetto di categoria. In quella squadra, oltre a Di Livio, giocano altri talenti di cui si sentirà parlare: Giuseppe Giannini, Stefano Desideri, Fabrizio Di Mauro, Stefano Impallomeni e Paolo Baldieri.
[…] Una prima importante svolta nella carriera di Di Livio arriva nella stagione 1989/90. L’ala romana dopo i primi mesi ancora in forza al Perugia, nel mercato autunnale approda al Padova, in Serie B. Milita con i biancoscudati per oltre 3 anni e mezzo, fino al 1993, e totalizza 13 goal in 138 gare. I veneti lottano per la promozione in Serie A, e pur non ottenendola, ci vanno molto vicini.
[…] Proprio assieme a Del Piero, per Di Livio, che ormai nell’estate 1993 compie 27 anni e inizia a pensare di aver perso il treno giusto per il grande calcio, arriva la chiamata inattesa della Juventus. […] “Tutto è nato dopo l’amichevole Padova-Juventus dell’agosto 1993, – racconterà – una partita legata al trasferimento di Alex in bianconero. Il motore dell’operazione fu Piero Aggradi, il D.s. del Padova, amico di Boniperti, con cui aveva giocato negli anni Cinquanta nella Juve. Devo molto a lui: mi voleva bene, fin dai tempi comuni di Perugia, esperienza condivisa con Colautti e Sandreani, poi ritrovati tutti al Padova”.
[…] L’esordio in Serie A, per uno strano gioco del destino, è contro la Roma all’Olimpico, il 5 settembre 1993: vincono i giallorossi 2-1. La prima stagione a Torino è interlocutoria, per il ‘Soldatino’ bianconero non arrivano titoli. La stagione è però importante per il suo ambientamento in una nuova realtà e si chiude per lui con 37 presenze totali e un goal in Coppa Italia contro il Venezia. […] Con Lippi allenatore Di Livio, che oltre a giocare da ala destra, viene talvolta impiegato anche sulla fascia mancina e persino nel ruolo di terzino, in virtù della sua attitudine tattica, vince tutto, togliendosi le soddisfazioni che fino a quel momento la carriera non gli aveva regalato: 3 Scudetti (1994/95, 1996/97 e 1997/98), una Coppa Italia (1994/95), 2 Supercoppe italiane (1995 e 1997) in Italia, cui si aggiungono la Champions League 1995/96 (5-3 ai rigori), la Supercoppa europea 1996 e nello stesso anno la Coppa Intercontinentale conquistata battendo 1-0 in finale il River Plate.
[…] Le prestazioni e i risultati brillanti con la Juventus portano Di Livio a giocare anche con l’Italia.
[…] Disputa Euro ’96 ed Euro 2000, senza giocare la finale persa contro la Francia, e i Mondiali di Francia ’98 e Corea e Giappone 2002, questi ultimi a 36 anni suonati, quando gli errori e l’arbitraggio di Byron Moreno causeranno l’eliminazione a sorpresa agli ottavi dell’Italia contro i padroni di casa coreani. ‘Soldatino’ non la manderà mai giù.