Il gagliardetto di un club dell’Emilia-Romagna: il Bologna
Il Bologna ha, per la maggior parte, realizzato gagliardetti con sfondo a strisce rosso e blu verticali.
Gagliardetto del Bologna nel 1938
1960
Nel dettaglio, nel periodo fascista si utilizzava un gagliardetto nel quale veniva inserito il fascio littorio oppure un emblema con fascio littorio abbinato allo scudo sabaudo, insegna di cui si fregiava la squadra Campione d’Italia in carica.
Anni ’70
Negli anni Cinquanta e sessanta, invece, i gagliardetti riportano il classico stemma ad ancile con duplice partitura a strisce rosso e blu e Croce Rossa in campo bianco, presente anche sullo stemma cittadino, oltre che l’acronimo BFC alla sommità dell’ovale.
Bologna anni ’80
In tale periodo i gagliardetti presentavano anche l’anno di fondazione oppure l’indicazione dell’annata sportiva.
Gagliardetti del Bologna negli anni ’90
1999
Negli anni Settanta e ottanta non si registrano particolari varianti, fatto salvo il fatto che i gagliardetti sono nella maggior parte realizzati in versione stampata.
Bologna 2000
Unica digressione al tema grafico usuale, il gagliardetto in uso nei primi anni Ottanta con uno scorcio del Dall’Ara insieme ai trofei vinti. Alla fine degli anni Novanta i gagliardetti per le competizioni nazionali e internazionali sono di tipo ricamato su sfondo bianco.
2018
2019
Questa usanza dura ben poco poiché negli anni 2000 ritornano in auge i gagliardetti stampati con strisce rosse e blu che vengono mutati solo per piccole varianti allo stemma ovvero in occasioni particolari come per il centenario della squadra.
Ultima curiosità i gagliardetti utilizzati nella scorsa stagione. Sono stati realizzati in versione ricamata, consegnato al capitano avversario con lo stemma delle due squadre apposto nel retro del gagliardetto.
Insieme a questa versione un’ulteriore totalmente stampata consegnata all’arbitro e agli assistenti.