18 Novembre 1990: arriva la rivoluzione culturale chiamata Mai Dire Gol

GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)

“Molto ostico e anche agnostico”

Il 18 Novembre del 1990 inizia la rivoluzione del calcio italiano. Se il cambiamento tecnico era arrivato grazie ad un allenatore sconosciuto originario di Fusignano, quello sociale e culturale si manifesta sotto forma di trasmissione televisiva, talmente innovativa da dissacrare un’istituzione tutta tricolore.

Passati gli anni ’80 degli osannati super campioni, si ha come l’impressione che qualcosa stia cambiando nel panorama “pallonaro”. Il Mondiale di Italia ’90 aveva dato vita ad una innovazione tecnica e televisiva, che dava spazio a cronache più fresche e meno ingessate rispetto al passato. Così, nella Milano del gigante Fininvest, si decide di provare un esperimento che sarà destinato a modificare la concezione del calciatore e dello sport più amato.

Nasce tutto dall’intuizione di Giorgio Gori, che affida a tre ragazzi (dalla parlantina tagliente e dalla battuta simpatica) il compito di creare un prodotto in grado di carpire le sfaccettature meno conosciute di un mondo ovattato e idolatrato.

Mai Dire Gol viene trasmesso per la prima volta il 18 Novembre di trenta anni fa. La Gialappa’s Band (nome preso in prestito da una pianta messicana) ripercorre l’esperimento di Mai Dire Banzai, format giapponese portato alla ribalta un paio di anni prima. Il successo è quasi subito garantito, grazie all’ausilio di personaggi rimasti nella memoria collettiva e impersonati, nelle prime stagioni, da Teo Teocoli e Gene Gnocchi. Se 90° Minuto era stato in grado di portare le partite a casa degli italiani, questa trasmissione riesce dove nessun altro aveva osato: fare il verso agli dei del pallone.

Pezzi di interviste fatte di congiuntivi sbagliati e di affermazioni di difficile comprensione, lisci clamorosi dei calciatori, sigle geniali e personaggi creati ad hoc.

Inizialmente Mai Dire Gol verrà vista con diffidenza, quasi giudicata “blasfema”. Durerà poco. Arriverà il tempo di raccogliere le lodi della critica e del pubblico, oltre all’amore proprio dei protagonisti del pallone, che faranno a gara per entrare a far parte di questo mondo felliniano che fotografava il calcio e la sua realtà.

Foto LOGO UFFICIALE DI MAI DIRE GOL