Mediapolitika punta i riflettori sul Boavista della stagione 2000/2001. La squadra portoghese, quell’anno, riuscì a vincere, contro ogni pronostico, la Primeira Liga. Ecco un estratto.
[…] La storia della Primeira Liga (la serie A portoghese, per intenderci) ha un albo d’oro piuttosto scarno, se si vuol definirlo così: a vincere il campionato sono state solamente Benfica, Porto e Sporting Lisbona, e l’unico torneo in cui ha vinto qualcun altro risale addirittura all’anno 1946 quando lo scudetto se lo portò a casa il Belenenses. […] A farsi largo a partire dagli anni ottanta è però in Portogallo un’altra squadra di Oporto, il Boavista, compagine da sempre considerata il parente povero del grande Porto e che ad inizio anni novanta incomincia pure a qualificarsi stabilmente per le coppe europee e a scalare le gerarchie in patria. […] Al termine del campionato 1999-2000 il Boavista si piazza quarto, rispettando abbastanza fedelmente il pronostico di inizio stagione e preparandosi all’annata successiva con discrete ambizioni. L’allenatore si chiama Jaime Pacheco, uno che da calciatore ha legato proprio ai cugini ricchi del Porto le pagine più importanti della carriera e che ora è uno dei tecnici più interessanti del Portogallo, in carica al Boavista dal 1997.
[…] Il fortino del Boavista è il piccolo stadio Do Bessa, pieno in ogni ordine di posti nel momento in cui ad Oporto si capisce che quella può essere un’annata speciale. Anche perché, intanto, i bianconeri continuano ad inseguire i cugini del Porto in classifica. […] Benfica, Porto e Sporting Lisbona sembrano quei piloti di motociclismo che sono all’inseguimento della moto che è in testa e che si danno fastidio fra di loro consentendo al leader di accumulare vantaggio e scappar via. Anche perché il Boavista, galvanizzato dalla vittoria nel confronto diretto, vince ancora, ma la seconda sconfitta stagionale nel quarto turno del girone di ritorno (sempre per mano del Braga) permette al Benfica di recuperar terreno e preparsi alla sfida dello stadio Da Luz che potrebbe consentire ai biancorossi di prendersi la vetta della classifica.
[…] Ormai la linea del traguardo è vicina. […] Venerdì 18 maggio 2001 è una data che per i tifosi del Boavista può trasformarsi nella data per antonomasia, uno di quei giorni che non puoi dimenticare neanche di fronte ad un’improvvisa amnesia. Boavista-Aves inizia dalla mattina, da quando ad Oporto i quartieri dove si concentra maggiormente il tifo per le pantere si colorano di bianconero ma vivono ore di silenzio, di attesa, di speranza e di paura, sentimenti che aumentano man mano che l’orario di inizio della sfida si avvicina.
[…] La gara del Do Bessa non ha storia, il Boavista non si fa prendere dall’ansia e dal nervosismo, segna con una bomba su punizione di Erwin Sanchez, poi nel secondo tempo prima Silva realizza il 2-0, poi Whelliton sigla il gol finale, quello dell’apoteosi, quello della certezza che quel sogno è diventato finalmente, incredibilmente ma meritatamente realtà. Il Boavista è campione di Portogallo per la prima volta nella sua storia, la festa può cominciare, l’attesa è finita, il traguardo è raggiunto e, proprio come in Formula 1, al traguardo sventola la bandiera bianconera a scacchi, la stessa del Boavista.
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(MEDIAPOLITIKA.COM di Marco Milan)