Nel 1964 Il Brasile, all’epoca con la denominazione Confederação Brasileira de Desportos (CBD) decise di commemorare il cinquantenario della sua costituzione con la realizzazione di gagliardetti “speciali”. Su di loro, nei formati a scudo ovvero pentagonale, era apposto il logo del cinquantenario. Questo era composto dal numero cinquanta cinto da due rami di alloro ed in basso il ricamo dell’anno di fondazione. Dal lato opposto, invece, era presente lo stemma della federazione e l’annata della ricorrenza. Il tutto era separato da una banda trasversale con i colori nazionali verde e oro riportati su un fondo azzurro. Questi colori che per anni e tutt’ora caratterizza i gagliardetti delle rappresentative brasiliane.
Sulla destinazione d’uso di questa tipologia di gagliardetti l’unico elemento a supporto è una foto della Selecao schierata prima dell’amichevole contro l’Uruguay disputata nel 1965 e vinta per 3 – 0.
Non solo il gagliardetto del capitano
È chiaramente visibile nelle mani del capitano, nell’occasione Valdemar Dos Santos Figueira in arte “Carabina” per la proverbiale potenza del suo tiro, il gagliardetto del cinquantenario nella versione pentagonale. I capitani utilizzavano questa tipologia di gagliardetti per lo scambio. Assieme a questo esemplare veniva donato anche un ulteriore gagliardetto non commemorativo del classico stile in uso da parte del Brasile dalla fine degli anni Cinquanta. Come si può vedere dall’immagine, questi gagliardetti li hanno utilizzati nel corso del biennio ’64 – ’65.
La foto ci mostra anche un’ulteriore curiosità. Molti giocatori brasiliani hanno tra le mani un piccolo gagliardetto. Questa è l’esemplare che veniva consegnato a ciascun componente della squadra avversaria. Una tradizione che il Brasile ha continuato ad utilizzare nei campionati mondiali. Non solo i verdeoro, anche altre nazionali, come ad esempio quelle africane (Camerun e Senegal tra le altre) decisero di fare in questo modo.
Originario di Ariccia, nel bel mezzo dei Castelli Romani. Impegnato nel mantenere viva la memoria del calcio studiandone “i colori” che lo contraddistinguono. Studioso di Araldica. Tra i più grandi collezionisti al mondo di gagliardetti. Un sito, www.pennantsmuseum.com , per condividere con i calciofili, italiani ed esteri, il fascino intramontabile dei gagliardetti.