L’Italia passa il primo girone ai Mondiali ’82
I Mondiali ’82, che si disputano in Spagna, non iniziano nel migliore dei modi per l’Italia. La scia del calcio scommesse è ancora abbastanza viva e ci sono polemiche tra le convocazioni tra cui quella di Paolo Rossi. La squadra non è ben vista dai giornalisti visto il continuo silenzio stampa. In questo clima non del tutto positivo , la squadra di Bearzot inizia il Mondiale.
Nella prima partita, però, pareggia 0 a 0 con la Polonia e già iniziano i mugugni. Nella seconda, altro pareggio, questa volta col Perù, per 1 a 1. Alla rete di Conti risponde quella di Diaz a pochi minuti dal termine. Arriva la terza partita. Una vittoria per poter passare il turno con tranquillità ed evitare incroci pericolosi nel secondo girone sarebbe la cosa migliore. L’Italia, però, pareggia anche contro il Camerun per 1 a 1. Graziani porta in vantaggio gli azzurri ma, il Camerun pareggia dopo pochi minuti con M’Bida.
Gli azzurri comunque riescono a passare la prima fase a gironi, solo per una rete fatta in più, visto che chiudono a pari punti proprio coi “Leoni d’Africa” e anche la differenza reti è pari. Nella seconda fase le avversarie, però, saranno di tutt’altro calibro visto che affronteranno Brasile e Argentina. Due ossi durissimi, specialmente l’albiceleste campione del Mondo uscente dove già inizia a farsi notare El Pibe de Oro Maradona.
L’Italia e il rapporto con la stampa
Che il rapporto tra la stampa dell’epoca e la squadra di Bearzot non era idilliaco l’abbiamo detto in precedenza ed ecco cosa scrive Oreste Del Buono su La Stampa del giorno dopo: “Il rito del granchio, caratteristico del folklore camerunese, non ha protetto abbastanza i Leoni Invincibili che non hanno vinto la partita e non l’hanno neppure perduta ma per un galletto di scarto hanno fallito l’occasione di passare a miglior turno. Pazienza: se non hanno battuto l’Italia di oggi, valgono proprio pochino, ma pochino davvero.”
L’inizio non è esaltante ma dopo la partita col Camerun, si svolge un altro Mondiale.