Il gagliardetto del Pescara
La squadra del capoluogo dell’Abruzzo nasce nel 1936 sebbene già negli anni Venti, le squadre degli insediamenti urbani preesistenti (Castellammare ed appunto Pescara) avevano proprie rappresentative militanti nell’ambito di competizioni a livello regionali. Con l’accorpamento amministrativo avvenuto nel 1927, grazie anche al supporto del “Vate” Gabriele D’Annunzio originario proprio di Pescara, anche il calcio trovo una propria unica identità cittadina con la fondazione di un sodalizio a cui venne attribuita l’originale denominazione di Tito Acerbo per poi passare, al 1930, all’Abruzzo con la scelta anche dei colori societari azzurro (come il mare) e bianco (come le montagne), scelta fatta per rappresentare l’identità della regione. Quei colori, dal 1930 in poi, non sarebbero mai più cambiati.
La scelta del delfino come simbolo societario è invece successiva. Sullo stemma societario, e quindi anche sui gagliardetti, il delfino comincia ad apparire dal 1970 quando la società aveva la denominazione di Associazione Sportiva Pescara. Quattro anni più tardi la squadra diventa Pescara calcio e sono realizzati gagliardetti in versione ricamata e stampata con identiche caratteristiche. L’ovale che spiccava al centro del gagliardetto era una rappresentazione dello stemma araldico cittadino con la partitura che rappresentava i due agglomerati urbani dalla cui unione nacque Pescara. Oltre a questo il delfino, simbolo di purezza e innocenza per antonomasia. Nel corso degli anni la doppia rappresentazione grafica scomparirà dai gagliardetti pescaresi ed il delfino prenderà la supremazia sia sulle insegne della squadra sia nel cuore dei tifosi bianco azzurri.
GLIEROIDELCALCIO.COM (Marco Cianfanelli)