La leggenda narra che alcuni anni dopo la fondazione dell’Atletico Madrid, venne deciso di passare dalle divise bianco azzurre adottate alla costituzione della Società avvenuta nel 1903 ai colori bianco e rosso. La scelta ricadde si questi colori perché li accomunavano alle tonalità utilizzate per produrre i materassi. Da lì ad attribuire il soprannome alla squadra di “colchoneros” ovvero materassai, il passo è davvero molto breve.
Un’immagine dell’Atletico Madrid risalente al 1910
Nel periodo tra gli anni Sessanta e Settanta, in occasione delle sfide internazionali, l’Atletico Madrid realizza gagliardetti – prodotti da un’azienda cittadina – sicuramente di gran fascino. In formato triangolare ovvero a scudo (come prevalentemente diffuso nel periodo compreso tra i Sessanta ed i primi anni Settanta), e fatti con un prezioso tessuto. Inoltre presentavano delle finiture di rilievo ed un ricamo che richiama la grande arte spagnola nel settore, è apposto lo stemma a scudo della squadra che s’identifica con l’araldica cittadina.
Le stelle che cingono il bordo a sinistra dello scudo rappresentano le sette provincie amministrative che suddividono la Comunità di Madrid. L’orso ed il corbezzolo sono i simboli per antonomasia della città. Questo curioso accostamento trova ragione nella diffusa presenza di orsi nell’area di Madrid e nella loro propensione a consumare bacche di corbezzolo. Quest’ultime divennero una vera icona. Il motivo risale a quando la popolazione madrilena iniziò ad utilizzarle contro le febbre malariche che colpirono gran parte della popolazione. Il Re Carlo V fu una delle persone colpite. Più tardi, esattamente nel 1967, una statua con l’orso intento a cibarsi della bacche del corbezzolo, venne posta nella centralissima Puerta del Sol. Un modo per ricordare le antiche ma sempre sentite tradizioni popolari.
La celebre statua dell’orso e del corbezzolo alla Puerta del Sol a Madrid
Il gagliardetto di oggi
Il gagliardetto odierno, invece, ci rimanda al 1966 quando i colchoneros sfidarono i tedeschi del Borussia Dortmund. L’occasione fu i quarti di finale della Coppa delle Coppe dove i tedeschi, con giocatori di classe come i nazionali Held e Libuda, la spuntarono di misura pareggiando l’incontro disputato a Madrid e vincendo il ritorno per 1-0. Sulle onde di quel risultato i giallo neri tedeschi approdarono alla finale contro il Liverpool poi vinta mentre l’Atletico Madrid in quella stagione riuscì, dopo ben quindici anni di digiuno, a trionfare nella Liga aggiudicandosi per la quinta volta il campionato della massima Divisione spagnola.
Originario di Ariccia, nel bel mezzo dei Castelli Romani. Impegnato nel mantenere viva la memoria del calcio studiandone “i colori” che lo contraddistinguono. Studioso di Araldica. Tra i più grandi collezionisti al mondo di gagliardetti. Un sito, www.pennantsmuseum.com , per condividere con i calciofili, italiani ed esteri, il fascino intramontabile dei gagliardetti.