Il quotidiano on line Domani torna sulla vicenda di Denis Bergamini … di seguito alcuni passaggi della ricostruzione a firma Nello Trocchia …
Dal giorno della morte di Denis Bergamini ci sono stati diversi procedimenti aperti e poi archiviati. La tesi del suicidio è sempre stata quasi l’unica a rimanere in piedi.
Due giorni dopo la tragica morte i giudici della procura di Castrovillari aprirono un procedimento nei confronti di Raffaele Pisano, l’autista del camion sotto le cui ruote fu ritrovato il corpo del calciatore, accusandolo di «avere, per colpa, per imprudenza, negligenza e imperizia nella guida, cagionato la morte di Bergamini Donato, investendolo mentre era fermo nella carreggiata». Il giudizio a carico di Pisano si conclude il 4 luglio del 1991 con una sentenza di assoluzione in primo grado «per non aver commesso il fatto» […] il dispositivo viene confermato anche in appello, facendo rimanere in piedi, dunque, la tesi del suicidio del calciatore.
Domizio Bergamini è il padre di Donato […] nell’aprile del 1994 si è presentato negli uffici della squadra mobile di Cosenza per rendere una deposizione a seguito della quale i poliziotti chiederanno alla procura di Castrovillari di riaprire le indagini e l’autorizzazione per mettere sotto controllo i telefoni di Isabella Internò, dei suoi più stretti familiari e dello stesso Raffaele Pisano […] Una nota della squadra mobile di Cosenza inviata alla procura, che risale al 2 agosto del 1994, rivela che le operazioni di intercettazione, in realtà, non erano mai partite[…] Così il 2 febbraio del 1995 è arrivato un nuovo decreto di archiviazione.
Il caso è stato riaperto ancora una volta nel 2011 grazie all’allora avvocato della famiglia Eugenio Gallerani, ma tre anni dopo è arrivata una nuova richiesta di archiviazione […] Ma in quel terzo procedimento archiviato per la prima volta è stato contestato a Isabella Internò il reato di omicidio volontario in concorso con persone non ancora identificate […] Si è arrivati così al quarto procedimento che viene aperto, nel 2017 […] è stato nuovamente indagato Raffaele Pisano, ma l’autista del camion, 32 anni dopo il “delitto impunito”, è uscito di scena dalle indagini perché ritenuto totalmente estraneo. L’unica imputata, l’ex fidanzata, è accusata di «concorso in omicidio volontario in pregiudizio di Donato Bergamini […]
… grazie alla perizia si era scoperto che l’ex calciatore era morto per «soffocamento». Le conclusioni sono state messe nero su bianco in una informativa che è lunga più di un migliaio di pagine, in cui gli inquirenti affermano che «a carico di Isabella Internò sussistono fondati indizi di colpevolezza quale ideatrice, organizzatrice e partecipe dell’omicidio di Donato Bergamini, con il concorso di altri elementi del suo nucleo familiare» […]
Sullo sfondo della vicenda restano trent’anni di indagini fatte male, false piste e omissioni che hanno portato a fare ipotesi, poi smentite, sulle cause che hamno portato alla morte del calciatore ferrarese, come il traffico di stupefacenti, il totonero, l’acquisto di una Maserati di proprietà di un boss di Cosenza, Antonio Paese.
[…] Tra errori e ritardi ora inizia dunque un nuovo processo.
fonte Domani di Nello Trocchia