(STORIEDICALCIO.ALTERVISTA.ORG di Francesco Belviso – Foto TUTTOCALCIO360)
Storie di Calcio, in un bell’articolo a firma Francesco Belviso, racconta la vicenda del rapimento di Quini, il bomber del Barcellona dei primi anni ’80. Ecco un estratto.
[…] Domenica primo marzo 1981, Enrique Castro Gonzaléz, meglio conosciuto come Quini, ha da poco concluso e vinto la partita interna contro l’Hercules. Ora è atteso all’aeroporto dalla famiglia. Sono le 21 quando il bomber del Barcellona scompare. E’ stato infatti rapito dal “Battaglione Catalano Spagnolo”, un gruppo di estrema destra.
[…] 219 reti nella Liga spagnola. Cinquantaquattro con il Barcellona. Le altre 165 con l’amato Sporting di Gijón. Nel 1970 e nel 1977 è stato il miglior cecchino nella Segunda División.
[…] La campagna acquisti dell’estate 1980 è stata tra le più dispendiose. […] Quini è arrivato per guidare l’attacco, al quale l’austriaco Hans Krankl, spesso infortunato, non è più riuscito a dare certezze. E stato scelto per prendere a spallate le difese avversarie. L’asturiano di Oviedo si è meritato a suon di reti il soprannome di Brujo (Poeta o Stregone). È già stato per tre volte il Pichichi: nel 1974 con 20 centri, nel 1976 con 21, nonostante la retrocessione dello Sporting Gijón, e nel 1979-80 con 24.
[…] È domenica primo marzo 1981. Barcellona e Hercules si affrontano in uno stadio stracolmo. Che assiste a un 6-0 da sballo. Il Poeta realizza due gol, il secondo e il terzo. Rafforza il primato tra i cannonieri (18). E lancia la sfida ai colchoneros, prossimi avversari, che sono a più due. Sono le 19.30 quando Quini lascia il Nou Camp. L’ultimo a parlargli è il portiere di riserva, Amador. […] Un vicino di casa lo vede alle 21 con tre sconosciuti. Poi Quini scompare. All’ora di pranzo di lunedì la sua Ford Granada, con sportelli aperti e chiavi nel cruscotto, viene ritrovata a 200 metri da casa. I rapitori si fanno vivi solo alle 5 della sera. Sono i sedicenti membri del “Battaglione catalano spagnolo”, gruppo di estrema destra, e scrivono in un comunicato che il giocatore sarà liberato solo l’11 marzo. Dopo la sfida contro l’Atlètico: «La squadra di Herrera è separatista e non vogliamo che vinca lo scudetto». Due ore dopo, un membro del movimento “Pre” rivendica l’azione telefonando a un giornalista del quotidiano La Vanguardia. Chiede al Barcellona 350 milioni di pesetas (4 miliardi di lire, quasi 9 milioni di euro attuali).
[…] La festa è completata dalla liberazione di Quini. A Saragozza. I poliziotti arrestano subito uno dei tre (maldestri) sequestratori: quello che è con lui in un’officina meccanica. Al numero 13 della calle Geronimo Vicent.
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