Dopo la scomparsa di Mascetti, alcuni ex giocatori ed ex compagni sono stati intervistati per tracciare un ricordo della bandiera ed ex ds dell’Hellas Verona. Michele Antonelli su calciomercato.com ha raccolto alcune testimonianze.
Ecco alcuni estratti
[…]In più di un momento c’è un’intersezione di ricordi. “Era un gentiluomo silenzioso. Sempre pronto ad ascoltare, conosceva il calcio come pochi”. Roberto Tricella e Luciano Marangon, capitano ed esterno sinistro del Verona scudetto, ricordano Emiliano Mascetti, bandiera in campo e poi ds gialloblù, come un compagno di viaggio.
“Con Mascetti ho condiviso l’inizio della mia avventura, andata a coincidere con la fine della sua. Era l’estate del ’79, dopo le giovanili nell’Inter passai all’Hellas per la prima stagione da professionista. La squadra era appena retrocessa in B, l’allenatore era Fernando Veneranda, ‘Ciccio’ era il capitano. Aveva 36 anni, per venti giorni condividemmo la camera nel ritiro di Pinzolo”.
Lasciando il segno: “È stato uno dei giocatori più importanti del club. Ordinato, elegante, bello da vedere. E un dirigente attento e competente, sui suoi anni da ds all’Hellas si snoda il capitolo più importante della storia della squadra”[…]
Aneddoto dopo aneddoto, Tricella riempie il suo racconto: “All’inizio della stagione 1984-85, io, Volpati e Fontolan andammo a parlare dei premi partita con lui e gli altri dirigenti”. Sindacalisti della squadra: “Ottenemmo una serie di bonus, sarebbero scattati ogni tot di punti fatti. Ai nostri compagni non sembrò una gran conquista, ma ‘Ciccio’ e il ragionier Rangogni, allora ad del club, ci rimasero a pensare. Erano gli uomini dei conti, con un occhio sempre al bilancio. Fiutarono il pericolo”.
Una professionalità, sottolinea Marangon, andata sempre di pari passo con l’umanità: “Noi calciatori sapevamo di poter contare su di lui per qualsiasi cosa.[…]
Michele Antonelli – Calciomercato.com
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